Piccolo comune della provincia di Messina, Montalbano Elicona è uno dei centri più antichi e suggestivi dell'area nebroidea. Il toponimo deriverebbe, secondo alcuni, dal latino "mons albus", con riferimento ai monti imbiancati e, secondo altri, dall'arabo "al-bana", col significato di "luogo eccellente".
Citato per la prima volta in un documento dell'XI secolo partecipò alla rivolta guelfa contro Federico II di Svevia. Come feudo, appartenne successivamente agli Alagona, ai Lanza di Malvagna, ai Romano Colonna di Cesarò ed ai Bonanno.
Il borgo medievale è dominato dal castello, configurato nella forma attuale agli inizi del XIV secolo. Fu dimora residenziale di Federico II d'Aragona e presenta una struttura più antica di epoca sveva, con i resti di due torrioni, e un'altra più recente, trecentesca, discretamente conservata, che è la parte abitabile.
Adiacente al castello sorge la Chiesa di Santa Caterina, del XIV secolo, al cui interno è conservata una pregevole statua marmorea della santa poggiata su un prezioso basamento a bassorilievo, attribuita alla scuola del Gagini.
E', invece, di origine barocca la Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari che custodisce una scultura di San Nicola e un delizioso ciborio, entrambi in marmo e attribuiti alla scuola del Gagini, un crocifisso ligneo quattrocentesco, un'Ultima Cena attribuita alla scuola di Guido Reni e preziosi arredi sacri.
Menzioniamo, infine, il Santuario di Maria Santissima della Provvidenza, La Chiesa dello Spirito Santo, Belvedere Portello, la Fontana del Gattuso ed i portali in pietra di alcuni palazzi nobiliari.