Barcellona Pozzo di Gotto è il più popoloso comune della provincia di Messina, dopo il capoluogo di provincia. Situato sulla costa settentrionale della Sicilia, il toponimo ha origine dall'omonima città spagnola, mentre l'appositivo deriva dal borgo Pozzo di Gotto, al quale fu unificata nel 1835. Pozzo di Gotto, infatti, era già esistente nel Cinquecento e sorse attorno ad un pozzo scavato da Filippo Gotto, mentre Barcellona fu fondata nel Seicento ed appartenne al territorio di Castroreale fino alla metà del XVIII secolo.
La sua posizione strategica rende Barcellona Pozzo di Gotto un punto di partenza ideale per escursioni sui Monti Nebrodi e Peloritani, verso le isole Eolie e l'Etna.
La Chiesa Madre di San Sebastiano risale al XVII secolo; fu demolita nel 1936 e ricostruita in stile neoclassico in un luogo diverso da quello in cui sorgeva l'originaria struttura. All'interno sono conservate pregevoli opere d'arte come "la Vergine e San Francesco" di Gaspare Camarda, un reliquario del XVIII secolo ed una tavola quattrocentesca raffigurante San Basilio, di autore ignoto.
Interessanti sono anche la settecentesca Chiesa dei Basiliani, la biblioteca comunale ed i Musei Etnologici.