In provincia di Palermo, sulla costa settentrionale della Sicilia, Bagheria sorge in un'area abitata sin dai Fenici che ivi fondarono la colonia di Solunto. Il toponimo, tuttavia, deriverebbe dall'arabo "Bab al-Gerib", ossia "Porta del vento".
L'origine del centro si ebbe nella seconda metà del XVII secolo con l'edificazione della dimora del principe Giuseppe Branciforte e con la conseguente coltura dei terreni circostanti. Sorsero così altre ville accanto e nei dintorni e con il passare del tempo, l'insediamento aumentò progressivamente fino a determinare lo schema attuale della città.
Bagheria è nota soprattutto per le sue ville barocche, realizzate tra il XVII ed il XVIII secolo, residenze estive delle nobili e potenti famiglie palermitane. Tra queste ricordiamo Villa Palagonia, sicuramente la più famosa, costruita nel 1715 dai Principi Gravina di Palagonia, e conosciuta anche con l'appellativo di Villa dei mostri, per le 62 statue in tufo dall'aspetto mostruoso poste sul muro di cinta che precede la facciata principale, Villa Butò, sede della biblioteca comunale e del Museo del giocattolo, Villa Cattolica, nel cui giardino è ospitata la tomba del pittore Renato Guttuso, nativo di Bagheria, e Villa Butera.