Comune in provincia di Imperia, facente parte della Comunità Montana Intemelia, è il classico paese da cartolina: l'impressione che si ricava avvicinandosi è che è troppo perfetto per essere reale. Si trova su una collina circondato da una foltissima vegetazione su cui spicca un piccolo grumo di case con al centro l'alto campanile della chiesa parrocchiale. All'interno del borgo l'atmosfera non cambia, resta quasi irreale. Le case sono dipinte con i tradizionali colori pastello, divise da vicoli strettissimi, da salite ripide, scalette irte e strette. Il paese ha un aspetto di grande semplicità e compostezza, ma ogni angolo è diverso dall'altro, ogni scorcio regala un'emozione diversa, non c'è monotonia.
Fino al 1260 fu possedimento dei conti di Ventimiglia ed anticamente il suo nome era Castel Dho, fino a quando Bonifacio il Minore non si determinò a vendere il territorio alla Repubblica di Genova. Il borgo assunse allora una nuova denominazione: Castelfranco. Con l'unità d'Italia il Piemonte decise di omaggiare il re Vittorio Emanuele II di Savoia cambiando il nome in Castel Vittorio. Il paese fu per anni impegnato nelle rappresaglie contro il vicino comune di Pigna. I contrasti nascevano a causa delle differenti correnti politiche che caratterizzarono i due comuni: Castel Vittorio, legato alla Repubblica di Genova, Pigna al Piemonte. Leggende locali, tramandate per via orale, raccontano di episodi al limite della burla, di campane rubate e pavimenti divelti.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di Santo Stefano dalla facciata semplice ed al tempo stesso elegante, suddivisa in piani con due ordini di colonne sovrapposte e solo accennate, una nicchia centrale collocata al secondo livello, il tutto sormontato da un timpano triangolare. Sul portale laterale presenta un bassorilievo risalente al XVI o forse al XVII secolo. Conserva al suo interno la Crocifissione di Gesù, attribuita a Marcello Venusti, della seconda metà del XVI secolo ed un crocifisso di Anton Maria Maragliano.
L'oratorio di Santa Caterina risalente al periodo medievale. L'edificio presenta sul lato destro un portale con sulla sommità un porticale del 1400.
La chiesa di Santa Maria di Lago Pigo in stile barocco. Sulla facciata un portale del 1512.