Il toponimo viene dal latino "apricus", ossia "esposto al sole". Piccolo comune in provincia di Imperia, è situato a 13 chilometri dal mare, nell'entroterra di Bordighera e Ventimiglia, su un erto pendio da cui godere, con un solo colpo d'occhio, di un ampio giro d'orizzonte sul territorio ligure, sui terrazzamenti, gli uliveti, i castagni ed i pini. Nella parte più antica, situata in alto, si trovano il castello e la chiesa parrocchiale. Le abitazioni costruite in pietra, disposte a gironi concentrici, sembrano inerpicarsi quasi in modo innaturale, sfidando la forza di gravità, sulla dorsale della collina. Dalla piazza centrale, lungo i fianchi del colle, si dipartono due quartieri. Tante sono le scalinate ripide, i dislivelli che spezzano i percorsi rendendoli estremamente impegnativi, i carrugi, gli archi colleganti edifici che si fronteggiano formando percorsi coperti, quasi gallerie, in un dedalo impenetrabile. L'effetto in generale è molto scenografico e sono tantissimi gli scorci suggestivi e gradevoli di cui poter godere. Per questo motivo, benché la Liguria sia ricchissima di borghi antichi e pittoreschi, Apricale con la sua atmosfera medievale è stato celebrato nei versi di poeti e scrittori e scelto da pittori famosi come soggetto per i loro dipinti. Di fatto è un borgo molto amato e frequentato dagli artisti.
Antichi reperti, ritrovati in località Pian del Re, consentono di far ritenere il territorio abitato sin dall'età del bronzo. Il borgo fu fondato intorno al X secolo dai conti di Ventimiglia per passare sotto il dominio dei Doria, già signori di Dolceacqua, nel XIII secolo. Uno dei primi statuti liguri, risalente al 1267, appartenne al comune libero di Apricale. Nel XVI secolo la famiglia Grimaldi della vicina Monaco distrusse il castello edificato dai Doria. Come molti paesi della Liguria fu conquistato dai Francesi di Napoleone Buonaparte, entrò a far parte del Regno di Sardegna nel 1815 e successivamente nel Regno d'Italia nel 1861.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale della Purificazione di Maria Vergine ,eretta nel XII secolo, circa domina la piazza principale di Apricale. Ha subito numerosi restauri e modifiche: nel 1760 le è stato conferito uno stile barocco, nel 1935 la facciata ha assunto uno stile neo romanico.
La chiesa di Santa Maria degli Angeli, situata nella parte più bassa del paese .conserva affreschi del 1400.
La chiesa di Sant'Antonio del XIII secolo, edificata sui resti di un tempio di epoca romanica.
L'oratorio di San Bartolomeo con un polittico ligneo della prima metà del 1500.
I resti della chiesa di San Pietro in Ento risalente all'XI o forse al XII secolo.
Il castello della Lucertola ,costruito dai conti di Ventimiglia nel X secolo, è oggi di proprietà del Comune.
Le numerose cappelle: quella di Moudena, quella di San Rocco, quella di San Martino con tracce di affreschi cinquecenteschi, quella di San Vincenzo Ferrer risalente al XVI secolo.