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Baiardo

Descrizione

Il toponimo sembra che derivi dal nome del cavallo di Rinaldo. Comune montano in provincia di Imperia, abbarbicato su un monte delle Alpi Marittime nella Val Nervia, dal quale si gode una splendida vista della costa ligure e francese e delle Alpi, Baiardo è dedito alle coltivazioni di fiori, olivi e vigne, recentemente si sta aprendo al turismo. Piacevoli le escursioni sia verso le vette alpine del Ceppo e del monte Bignone, sia verso i vicini borghi di Apricale e Ceriana. La struttura urbana è in parte anulare, in parte lineare con case alte, in pietra e unite da contrafforti che si affacciano su vicoli stretti.
Il centro fu fondato nel I millennio a.C. e la presenza di alcuni obelischi in pietra testimoniano che fu un luogo di culto per i Celti, popolo che convisse a lungo con i Liguri. Fu abitato da Greci ed Iberici e dal III secolo a.C. dai Romani che trasformarono l'abitato in fortezza. Dalla metà del XIII secolo divenne dominio dei marchesi di Clavesana fin quando non lo cedettero alla Repubblica di Genova. Ai primi del 1800 entrò a far parte del Regno di Sardegna; nel 1887 fu interessato dal sisma che provoco, oltre a numerosi danni, anche molte vittime. Durante la Seconda Guerra Mondiale divenne baluardo della resistenza e vi si combatté una battaglia durissima.

Da vedere:
La chiesa parrocchiale edificata nel 1893 dopo il terremoto che distrusse l'edificio precedente. Conserva un polittico del 1400 del pittore Francesco da Verzate.
I ruderi dell'antica chiesa di San Nicolò edificata sui resti di un tempio dedicato al dio Abellio nel punto più alto dell'abitato e distrutta dal terremoto del 1887. Rimangono i capitelli del portico.
I ruderi dell'antico castello medievale, le colonne romane e la stele celtica.
Il santuario di Nostra Signora Assunta fatto edificare dai Doria nel XV secolo nella frazione di Berzi.
L'oratorio di San Salvatore in cui è possibile ammirare il polittico della Trasfigurazione opera di Emanuele Maccari e risalente al 1550.
La Pinacoteca Civica che raccoglie dipinti di valore tra cui alcune opere di Antonio Rubino, originario proprio di Bajardo.

Mappa

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