Situata lungo la costa orientale della penisola salentina, Otranto è la città più ad est d'Italia ed ha dato il nome anche al canale che separa l'Italia dall'Albania.
L'antica Hydruntum nacque in origine come centro messapico, diventando, poi, colonia magno-greca ed infine municipium romano. Seguirono i Bizantini, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Nel 1480 fu espugnata dai Turchi che massacrarono la popolazione e distrussero il Monastero di San Nicola di Casole, sede allora di una delle più importanti biblioteche d'occidente. I turchi rimasero nella città per un anno, fino a quando gli Aragonesi non la liberarono dall'oppressione.
Racchiusa da mura aragonesi, Otranto si presenta come un caratteristico borgo con stradine lastricate in pietra viva che convergono verso la maestosa Cattedrale, edificata sui resti di una domus romana, di un villaggio messapico e di un tempio paleocristiano scoperti durante i lavoro di restauro della fine del XX secolo. Iniziata nel 1080 la facciata presenta un grande rosone rinascimentale ed un portale barocco; la pianta è a croce latina a tre navate con abside semicircolare e due cappelle laterali. L'attrattiva maggiore è lo splendido mosaico pavimentale, che illustra scene dell'Antico Testamento, nella navata centrale, ed episodi del profeta Jona, nella conca absidale. Nella navata di destra, in sette grandi armadi a muro, sono conservati i resti dei Beati martiri di Otranto, trucidati in una sola giornata dai Turchi sul Colle della Minerva per non aver voluto rinnegare la fede cristiana.
Il Castello Aragonese fu fatto costruire da Ferdinando I d'Aragona nel 1485 quando, in seguito al saccheggio turco, la città decise di ampliare e rafforzare la sua struttura difensiva. Ha pianta irregolarmente pentagonale con torri (Alfonsina, Duchessa e Ippolita) ed un bastione, detto "il torrino".
La prima costruzione religiosa di Otranto è la Basilica di San Pietro, una delle espressioni più evidenti e meglio conservate dell'arte bizantina in tutto il Sud Italia. Risale, infatti, al VIII secolo e si presenta a croce greca con affreschi raffiguranti scene del Nuovo testamento (l'Ultima Cena, il Battesimo di Gesù e la Lavanda dei piedi).
Ricordiamo anche il santuario Santa Maria dei Martiri sorge sul colle della Minerva, dove nel 1480 furono trucidati dai Turchi gli 800 Martiri Otrantini, la Chiesa Vergine degli abissi, la Cappella dello Spirito Santo, anche nota col nome di Cappella della Madonna dell'altomare.