Comune in provincia di Macerata, situato su una vasta collina sulla sinistra del Fiastrella, San Ginesio è diviso dal mare da un ampio paesaggio eterogeneo ed è caratterizzato da una struttura di tipo medievale con mura che si rifanno allo stile duecentesco, interrotte da otto porte ancora in ottimo stato di conservazione. È detto "balcone dei Sibillini" perché dalla sua posizione privilegiata si gode di uno splendido panorama sulla catena dei monti omonimi.
La zona fu abitata dai Piceni sin dalle epoche più antiche e fu conquistata successivamente dai Romani. Dai numerosissimi reperti rinvenuti, tra cui elementi di età greca e celtica, si ipotizza che San Ginesio sia stato fondato intorno al VI secolo sui resti di insediamenti romani rasi al suolo dai Goti e Longobardi, che invasero queste terre dopo la caduta dell'Impero di Roma. La creazione di fortificazioni divenne indispensabile per tutelarsi dagli attacchi nemici. Divenne comune nel XIII e si difese con orgoglio dalla famiglia Brunforte e dalla città di Fermo conquistando nel tempo una notevole potenza politica e militare. Sfortunatamente conobbe anche tempi bui aggravati dalle discordie interne. Fu a lungo conteso dalle nobili famiglie dei Visconti, dei da Varano, degli Sforza, successivamente fu sottoposto allo Stato Pontificio.
Da vedere:
La chiesa di San Francesco edificata nell'XI secolo. Della originaria struttura conserva l'abside ed il portale in stile romanico-gotico. Gli interni settecenteschi sono arricchiti da pregevoli affreschi di epoca compresa tra il XIV ed il XV secolo.
La Collegiata, risalente all'XI secolo, presenta una facciata in stile gotico nella parte superiore ed in stile romanico in quella inferiore, frutto dei numerosi rifacimenti che ha subito nel corso degli anni. Ha una struttura a tre navate e cappelle dipinte. Nella cripta sono visibili affreschi trecenteschi.
L'ex chiesa di San Sebastiano, risalente al XIV secolo, dà asilo al museo-pinacoteca che raccoglie sculture ed iscrizioni romane ed altri importanti reperti e dipinti.
L'ex convento degli Agostiniani, del XVII secolo, è caratterizzato da un grande chiostro porticato. Oggi ospita la Biblioteca comunale.
La chiesa di Sant'Agostino, risalente al Duecento, benchè ristrutturata, conserva intatto il suo stile romanci-gotico.
Le mura, edificate nel periodo compreso tra il XIV ed il XV secolo, come rafforzamento delle precedenti di epoca duecentesca, sono caratterizzate dalla presenza di torri e baluardi.
La Porta Picena del XIV secolo dà l'accesso la borgo medievale.
L'Ospedale dei Pellegrini fu eretto alla fine del XIII secolo, presenta un portico con archi ed una loggia quattrocentesca.