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Fabriano

Descrizione

Comune in provincia di Ancona, posto nella valle del Giano, completamente circondata da rilievi, Fabriano è nota come la "città della carta", per la fiorente produzione manifatturiera in questo settore; si può dire che l'industria della carta sia nata con Fabriano. È un borgo medievale di cui sono ancora visibili tratti di mura risalenti alla seconda metà del Duecento. L'abitato custodisce gioielli di arte ed architettura e numerosi complessi religiosi; fu sede di una scuola tardo-gotica di pittura che ebbe quale rappresentante più illustre Gentile da Fabriano.
Sebbene il territorio sia stato abitato sin dalla Preistoria, il centro sorse solo nel Medioevo grazie all'aggregazione, nel corso del XII secolo, di due castelli: Castelvecchio e Castelnuovo. Grande influenza sulla zona fu esercitata dalla diffusione degli insediamenti monastici. Divenne libero Comune nel 1165 aumentando progressivamente la sua importanza fino al periodo della signoria dei Chiavelli, alla quale si ribellò. Le mura duecentesche, che ancora oggi sono visibili, risalgono proprio al periodo di espansione urbanistica e demografica che lo interessò, alimentata dal notevole sviluppo delle attività artigianali. Tramontata nel 1435 la potenza dei Chiavelli, si aprì un lungo periodo di decadenza che perdurò fino al Settecento. Nel XV secolo fu sottoposto agli Sforza ed infine entrò a far parte dello Stato Pontificio.

Da vedere:
Il Duomo di San Venanzio, fondato nel 1046, fu ricostruito ed ampliato in epoca seicentesca. È ad unica navata, in stile barocco, preceduto da uno scalone in pietra e conserva al suo interno l'abside ed il tabernacolo trecenteschi, un portico di età compresa tra il XIV ed il XV secolo ed i dipinti del Gentileschi. Nella cappella di San Lorenzo sono visibili gli affreschi del Nuzi. Il chiostro, con logge e porticati, è del XIV-XV secolo.
Il complesso degli Olivetani di Santa Caterina composto dalla chiesa e dal monastero. Della costruzione originaria, risalente al XIV-XV secolo, a causa dei terremoti del Settecento e dell'Ottocento, rimane solo il chiostro del monastero in laterizio.
Il complesso di Sant'Agostino di cui fa parte la chiesa che risale ai primi anni del Duecento e fu ricostruita dopo la metà del Settecento. Conserva dell'originale costruzione del Trecento il portale laterale gotico. All'interno, in stile barocco, una sola navata ornata da stucchi e due cappelle gotiche arricchite da pregevoli affreschi.
Il convento dei Ss. Biagio e Romualdo, di origini duecentesche, la cui chiesa, fatta edificare nel Quattrocento dai Camaldolesi su un edificio preesistente, fu ampliata nei secoli successivi e ricostruita nel Settecento con facciata a due ordini.
Il complesso di San Domenico in cui è ancora visibile l'architettura trecentesca nell'ex convento, nell'abside e nel campanile della chiesa che, ristrutturata nel Settecento, conserva pregevoli affreschi.
L'oratorio del Gonfalone del 1636 presenta al suo interno una ricca decorazione barocca, un seicentesco soffitto in legno intagliato e dorato ed un'Annunciazione del Viviani.
La collegiata di San Nicolò, già esistente nel Duecento, è stata riedificata nel Seicento, coevo è il chiostro in laterizio.
Il complesso monastico di San Benedetto, di origini duecentesche, fu ricostruito nel XVI secolo.
La chiesa di Sant'Onofrio quattrocentesca.
Il convento cinquecentesco di San Luca.
Il complesso di Santa Margherita.
Il complesso di San Bartolomeo.
La chiesa della Misericordia.
La chiesa del Sacro Cuore.
La piazza del Comune, un tempo piazza Alta, occupa lo spazio che separava i due castelli e crea interessanti giochi prospettici con le arcate del loggiato di San Francesco, di impianto quattrocentesco, ed il porticato del palazzo Vescovile, eretto a metà del Cinquecento, ampliato e ristrutturato nel Settecento. Vi si affaccia la Torre Civica del 1547 ed il duecentesco palazzo del Podestà, in stile romanico-gotico, di fronte al quale si trova la fontana costruita da Jacobo de Grondolo nel 1285 e restaurata nel XIV secolo.
L'ex Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù, fondato nel XV secolo, è un edificio gotico con porticato a cinque arcate a sesto acuto, sotto cui si possono ammirare gli affreschi quattrocenteschi del Maestro di Staffolo.
Il portico dei Vasari è l'unico rimasto dell'antica piazza del Mercato, anche detta piazza Bassa. È una costruzione ad archi acuti, edificata nel 1364 come ospedale della corporazione dei Calzolai, poi ceduta ai Vasari.
Il Collegio Gentile risalente alla fine del Settecento.
Teatro Gentile dell'Ottocento.

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