Sul toponimo esistono due teorie: secondo la prima deriverebbe da Monte del Fano, vale a dire luogo consacrato alla divinità; per la seconda, invece, da Monte del Fauno perchè nella zona fu trovata una statua raffigurante un fauno.
E' un comune in provincia di Macerata, situato su una collina a metà strada tra la provincia di Ancona e di Macerata, il cui territorio è attraversato dai torrenti Menocchia e Fiumicello. L'abitato si distingue per un bel centro storico con caratteri tipicamente medievali. L'economia si basa essenzialmente sulle attività agricole, ma non mancano le industrie.
Il primo abitato, l'antica Veragra, fu fondato dai Piceni; successivamente la zona fu colonizzata dai Romani che ivi crearono una propria stazione lungo la via consolare che collegava Ancona a Nocera Umbra. Caduto l'Impero romano, il territorio fu oggetto di conquista da parte dei popoli invasori: fu in questo periodo che i Goti attaccarono e distrussero Montefano. Occupato e saccheggiato dagli uomini di Francesco Sforza, mentre era sotto il dominio di Osimo, subito dopo fu riconquistato da questo per passare sotto il diretto controllo della Chiesa. Divenne comune indipendente sul finire del XV secolo.
Da vedere:
La collegiata di San Donato, costruita originariamente tra il XII ed il XIII secolo in stile barocco, fu riedificata due volte: alla fine del XVI e nella seconda metà del XVIII. Si presenta con una facciata in cotto divisa in due ordini.
La chiesa di Santa Maria Assunta conserva una preziosa pala cinquecentesca in legno ed una pregevole tela attribuita al De Magistris.
La chiesa di San Filippo Benizi fu costruita nel 1667 in stile barocco, il convento ospita una fornitissima biblioteca.
Il Teatro comunale di epoca ottocentesca ha subito nel tempo diversi rimaneggiamenti e restauri, di cui quello più importante fu realizzato sul finire del XIX secolo. Particolari i palchi in ghisa ed i dipinti sul soffitto opera del Perugino Bruschi.
Palazzo Carradori-Ulivi.