Piccolo comune collinare in provincia di Ancona, situato sulla sponda sinistra del fiume Esino, è costituito da un grumo di case di forma ovale, tagliato dalle due strade principali, circondato dal verde. Il centro storico è particolarmente suggestivo: protetto dalla antica cinta muraria, si accede ad esso attraverso due porte, unite tra loro da una arteria angusta che taglia in maniera longitudinale l'abitato. L'economia cittadina è fondata prevalentemente sulle attività agricole ed artigianali.
La zona fu abitata sin dalle epoche più remote, come dimostra il rinvenimento di una tomba picena e di diversi reperti; successivamente fu colonizzata dai Romani. Il castello sorse intorno al XIII secolo. Vi governò il Vescovo di Jesi e notevole fu l'influenza degli ordini monastici nella zona. Da documenti risalenti alla seconda metà del Duecento risulta che l'abitato era all'epoca già sviluppato. A partire dai primissimi anni del Trecento e per un lungo lasso di tempo fu soggetto a Jesi, con precisione fino all'invasione da parte di Napoleone. Il periodo tra il XVII ed il XVIII secolo fu particolarmente vivo ed attivo come testimoniano le importanti costruzioni di cui si pregia Poggio. Nella prima metà del XX secolo, e per circa vent'anni, il comune perse la propria autonomia e fu inserito, come frazione, nel territorio di Castelpiano.
Da vedere:
La chiesa della Madonna del Soccorso fu costruita nel 1652 in sostituzione del precedente edificio risalente al 1524 e situato fuori dalle mura cittadine. In stile neoclassico con facciata interrotta da nicchie con statue di santi e finestre ogivali, contiene quattro altari ed una statua lignea seicentesca raffigurante la Vergine. Il campanile è più tardo.
La chiesa di San Marcello al Poggio in stile romanico, così chiamata perchè situata su un poggio sovrastante l'abitato, fu costruita tra il Quattrocento ed il Cinquecento in luogo di una preesistente chiesa del XII secolo. Al suo interno è stato rinvenuto un affresco quattrocentesco, raffigurante la Crocifissione, di scuola fabrianese.
La chiesa di San Nicolò da Bari sorse all'interno del castello nel XIV secolo sotto forma di cappella, fu ingrandita nel XVI secolo. L'attuale chiesa fu edificata nel Settecento su progetto del Capponi. Conserva un affresco cinquecentesco raffigurante la Crocifissione.
La chiesa di Santa Maria del Monte la cui presenza risulta documentata sin dal XII secolo.
Il Palazzo comunale, edificato nella seconda metà del XVIII secolo su disegno di Andrea Vici, è riccamente decorato da affreschi. È un edificio di due piani con un porticato sottostante che precede il portone di ingresso.
La cinta muraria edificata nei primissimi anni del Cinquecento.
Il Teatro storico.
Il castello.