Secondo l'ipotesi più accreditata il toponimo deriverebbe dalla presenza, un tempo, di numerosi acquitrini in zona. Comune in provincia di Pesaro-Urbino, posto nel punto in cui i due corsi d'acqua, Candigliano e Burano si incontrano, nei pressi della Gola del Furlo, caratterizzata da pietra calcarea bianca e rosa, la zona offre un ricco reticolo di sentieri ideali per percorsi di trekking, ove è possibile ammirare la fauna tipicamente appenninica. E' famoso per la produzione ed il commercio dei tartufi e la lavorazione della pietra del Furlo.
Un primo abitato in zona sorse in epoca romana con il nome di "Pitinum Mergens" e fu distrutto dalle truppe di Alarico. Gli abitanti che sopravvissero agli attacchi nemici fondarono un castello a scopo difensivo; dalla trasformazione di questo nel tempo si creò il borgo di Acqualagna. Fece parte del Ducato di Urbino e condivise con questo le vicende storiche nel corso dei secoli.
Da vedere:
La chiesa di Santa Lucia di antica origine subì nel corso dei secoli molti rifacimenti. Si presenta ad unica navata con sei nicchie affrescate nel XVI secolo.
Il santuario del Pelingo, risalente al 1820 conserva un affresco, raffigurante la Madonna con Bambino, oggetto di grande devozione.
La chiesa dell'Annunziata a Petriccio presenta un portico ogivale ed affreschi trecenteschi.
L'antica abbazia di San Vincenzo al Furlo venne edificata nel VIII secolo, nel corso dell'XI secolo fu l'abitazione di due santi: San Romualdo e San Pier Damiani. L'edificio giunto fino a noi è frutto di un rifacimento del 1271, si presenta in stile romanico, ad unica navata e possiede una cripta con un altare del IX secolo e pregevoli ed antichissimi capitelli.
Villa di Colombara è una fattoria romana risalente al II secolo a.C.
Il piccolo ponte romano nei pressi dell'abbazia di San Vincenzo.
Il castello di Pietralata dell'XI secolo.