E' un comune in provincia di Macerata, situato sulla cima di un colle e circondato da una ricca vegetazione, tra le valli del Chienti e del Potenza; la felice collocazione geografica sulla dorsale appenninica ha assicurato a Camerino una posizione privilegiata, difficile da raggiungere e facile da difendere, che lo ha sempre favorito nel corso dei secoli. La città conserva ancora oggi ben visibile la struttura urbana originaria. E' caratterizzata da forti dislivelli del terreno, da profondi strapiombi e da bellissimi panorami sulle valli circostanti.
L'area su cui sorge Camerino, abitata sin dalla Preistoria, fu colonizzata dai Romani che concessero ai suoi abitanti la cittadinanza. Numerosi sono i reperti e le testimonianze dell'epoca rinvenuti in loco. Dissolto l'Impero Romano, fu conquistato dai Longobardi e sul finire del VI secolo entrò a far parte del Ducato di Spoleto, assumendo notevole importanza sia in campo politico, che religioso e militare, tanto che Berengario d'Ivrea, re d'Italia, nel X secolo, ordinò che fosse circondata da una forte cinta muraria. Nel XII secolo si costituì il Comune che passò, nel corso del Trecento e fino alla metà del Cinquecento, sotto i Da Varano che fecero erigere una nuova cerchia di mura. Fu sotto il dominio pontificio dal 1545, epoca in cui ebbe inizio per il centro un lungo e lento periodo di declino. Sotto il governo napoleonico il potere di Camerino fu drasticamente ridimensionato.
Da vedere:
La Cattedrale, opera del Vici e del Folchi, fu ricostruita nei primi anni dell'Ottocento in luogo della preesistente chiesa romanico-gotica distrutta nel 1799. Conserva un Crocifisso ligneo del Duecento, una Madonna del Quattrocento e tele seicentesche. Nella cripta sono conservati due leoni in pietra realizzati dal da Pioraco nel XIII secolo, due busti realizzati dagli allievi del Bernini e l'arca marmorea di Sant'Ansovino del XIV-XV secolo.
La chiesa di San Venanzio ricostruita quasi completamente a metà dell'Ottocento dopo il terremoto del 1799. Presenta una imponente facciata incompiuta, in stile tardo-neoclassico, che ingloba un portale gotico trecentesco appartenuto ad una chiesa che preesisteva in loco, preceduto da maestoso pronao con timpano.
La chiesa di Santa Maria in Via, edificata a metà del Seicento sul luogo in cui si trovava un edificio preesistente, presenta al suo interno forme barocche.
Il Palazzo Arcivescovile, risalente alla seconda metà del XVI secolo, ospita al primo piano il Museo Diocesano che, tra l'altro, custodisce affreschi, sculture lignee, dipinti, argenterie, arredi sacri ed una Madonna settecentesca del Tiepolo.
Il convento di Santa Chiara del XIV secolo fu fatto rimaneggiare alla fine del secolo successivo da Giulio Cesare Da Varano.
La chiesa di San Francesco, della prima metà del Duecento, è finemente affrescata. Ora sede del Museo Civico, conserva reperti greci e romani.
Il Palazzo Ducale è un edificio in stile rinascimentale costruito in epoche diverse e terminato nel XV secolo. Ad un corpo originario, restaurato nel Trecento, fu aggiunto alla fine del secolo successivo una struttura a base quadrangolare, dotata di un arioso porticato con archi, che circonda il cortile. È oggi sede dell'Università.
Il Tempio ducale dell'Annunziata fatto edificare nei primissimi anni del Cinquecento da Giovanni Maria Da Varano. Ospita oggi l'Archivio di Stato.
Il Teatro fu edificato a metà dell'Ottocento in luogo di un edificio preesistente distrutto dal terremoto del 1799.
La Rocca è un edificio imponente fatto erigere da Cesare Borgia nel 1503.
Porta Malatesta, anche nota come Porta San Giacomo, dalle forme rinascimentali, risale al Medioevo.
Porta Caterina Cibo.
Porta Boncompagni.
Il palazzo delle Esposte risalente al Settecento.
Palazzo Riccioni del Seicento.
Palazzo Battibocca.
Palazzo Corsidoni.
Palazzo Parisani.
Il castello di Beldiletto edificato tra il Trecento ed il Quattrocento.
Il castello di Capriglia del XIII secolo.
Il castello di Cornacuna a Fiordimonte.
La Rocca di Sentino.
La Rocca di Varano.