Comune montano della provincia di Teramo, interamente compreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Pietracamela ha origini molto antiche e conserva un caratteristico centro storico fatto di strette viuzze, vicoli lastricati, vecchie fontane e saliscendi angusti sormontati da piccoli archetti. Il villaggio andò sviluppandosi successivamente all'anno Mille, per far fronte alle continue invasioni barbariche e alla necessità delle popolazioni circostanti di trovare rifugio in luoghi inaccessibili. Nel 1526 l'imperatore Carlo V infeuda i comuni della Valle Siciliana al marchese Ferdinando De Alarçon Mendoza, a cui rimarrà fino all'abolizione della feudalità.
Siti di interesse:
- la parrocchiale di San Leucio, di origine trecentesca, con un'acquasantiera del Cinquecento, altari barocchi ed un organo settecentesco;
- la Chiesa di San Giovanni (1432) dal bel portale in pietra;
- la Chiesetta di San Rocco (1530);
- la Chiesa di Santa Maria Assunta (XIV secolo);
- la casa-torre, utilizzata in principio come torre di avvistamento;
- la località Prati di Tivo, la più attrezzata stazione invernale del Gran Sasso, posta a 1450 metri di quota con 6km di piste da discesa ed una di fondo.