Comune della provincia di Teramo, Atri è un'incantevole città d'arte situata sulle colline a ridosso della costa adriatica. Fu fondata dagli Illiri, provenienti dalla Dalmazia durante le migrazioni del X-XI secolo a.C., col nome di Hatria; seguirono, poi, gli Umbri, i Piceni e gli Etruschi. Divenuta colonia romana nel 289 a.C., accumulò ingenti ricchezze. Dopo la caduta dell'Impero Romano subì le invasioni barbariche, fino a rinascere economicamente e socialmente sotto il controllo degli Acquaviva.
Il centro storico della città vanta un patrimonio architettonico di tutto rispetto, fatto di monumenti, palazzi nobiliari, chiese, musei e scorci suggestivi ricchi di storia.
Cominciamo col menzionare:
- la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Monumento Nazionale, risalente al 1285 e recentemente restaurata. Realizzata su un'antica cisterna romana, è uno splendido esempio della magnificenza del Romanico abruzzese. Realizzata in pietra d'Istria, presenta una semplice e maestosa facciata rettangolare con un bel portale del Maestro Rainaldo ed un rosone. Sul lato sinistro si erge il campanile, alto 54 metri. L'interno a tre navate presenta un'abside quadrata con un meraviglioso ciclo di affreschi dell'artista abruzzese quattrocentesco Andrea De Litio. Il museo annesso conserva preziose reliquie: maioliche dipinte, croci e pastorali d'avorio e d'argento, codici miniati, statue e centinaia di frammenti e mosaici delle costruzioni più antiche.
- la trecentesca Chiesa di Sant'Agostino, dalla facciata in laterizio con un bel portale di Matteo da Napoli in stile gotico-rinascimentale; all'interno è conservato un affresco di Andrea De Litio. Oggi è utilizzata come auditorium.
- la duecentesca Chiesa di San Francesco, preceduta da una monumentale rampa di scale;
- la Chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1322 e ampiamente modificata nel XVI e nel XVIII secolo;
- la Chiesa di San Nicola, fondata nell'XI secolo, al cui interno è conservato un affresco di Andrea De Litio;
- la Chiesa di Santa Chiara, edificata nel Duecento e ristrutturata nel Cinquecento, con facciata in laterizio dominata da un bel portale quattrocentesco. Pregevole il pavimento in mosaico del veneziano Giovanni Pellarini.
- la Chiesa di Santa Reparata, realizzata da Giovanni Battista Gianni da Milano. All'interno è conservato un ciborio ligneo con colonne tortili che ricorda il baldacchino di San Pietro in Vaticano.
- il Palazzo Vescovile ed il Seminario (XVI secolo);
- il Teatro comunale, che ricorda all'esterno il Teatro alla Scala di Milano e, all'interno, il Teatro San Carlo di Napoli;
- il Palazzo Ducale degli Acquaviva, risalente al Trecento e rimaneggiato nel Settecento;
- i Calanchi, sculture naturali realizzate attraverso la millenaria erosione delle rocce argillose e protetti attraverso l'istituzione di una Riserva Naturale Regionale.