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Ozzano Monferrato

Descrizione

Il toponimo è di origine romana e non registra concordia: la tesi più accreditata lo vuole derivante dal nome proprio "Aucius". E' un comune in provincia di Alessandria, famoso per l'estrazione e lavorazione della pietra calcarea, effettuate sin dal XVII secolo, e che in epoche più recenti diede impulso ad una fiorente sviluppo industriale. L'abitato è arroccato su un colle e amorevolmente sorvegliato dal castello e dalla chiesa parrocchiale che dominano dall'alto.
Il centro fu menzionato per la prima volta in un documento risalente al periodo compreso tra il IX
ed il X secolo. Intorno all'anno Mille fu conferito dall'imperatore Ottone III al Vescovo di Vercelli insieme con l'intero distretto di Casale. Durante il XII secolo Federico Barbarossa lo volle assegnare al Marchese Guglielmo V della famiglia degli Aleramici. In questo periodo ebbero inizio le opere di fortificazione del borgo che terminarono nel XIV secolo. Estinti gli Aleramici, il territorio passò sotto i Paleologi. Dopo il periodo di reggenza di Ottone di Brunswick, fu affidato in feudo ai Colombo Teodonimo e poi al principe di Tessaglia. Nella prima metà del XVI secolo fu venduto a Mercurino Arborio di Gattinara. Con i Gonzaga Ozzano visse un'epoca difficile a causa delle cospicue tasse imposte, ma, se il XVI secolo non fu felice, il XVII secolo, durante il quale si successe la dominazione degli Spagnoli, dei Francesi, dei Savoia e dei Lanzichenecchi, fu segnato da distruzione e saccheggi. Alla fine del XVIII secolo appartenne ai Cocconito di Montiglio, passò poi al Regno di Sardegna.

Da vedere:

La parrocchiale di San Salvatore è situata all'interno della cinta muraria del castello. Anche se non è possibile determinare con certezza la data, si può affermare che le parti più antiche risalgono al Trecento. L'edificio si presenta in stile romanico-gotico con elementi rinascimentali e barocchi, frutto di numerosi rifacimenti e modifiche apportati nel corso dei secoli. La facciata è in cotto con due monofore e cinque pinnacoli, il portale ligneo in stile barocco è delimitato da un architrave sormontato da un piccolo timpano. Presenta pianta rettangolare a tre navate ed abside poligonale. Il campanile è a pianta quadrata con decorazioni di epoca romanica e cella campanaria caratterizzata dalla presenza di quattro monofore. Il sagrato è composto da pietre di fiume di diverso colore che compongono motivi geometrici. È decorata al suo interno da affreschi di periodo compreso tra il XV ed il XIX secolo, conserva un altare barocco estremamente pregevole.
La chiesa di San Giovanni Battista.
Il castello, costruito tra il 1000 ed il 1100, è situato sul colle e domina dall'alto l'abitato con le sue mura perimetrali a strapiombo. È in stile gotico e presenta affreschi e tele di Pier Francesco Guala, un giardino pensile settecentesco, una pregevole cappella.

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