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Gavi

Descrizione

Il toponimo deriva dal latino "Gavium", il nome del "pagus" che i Romani costruirono in questo luogo. E' un comune della provincia di Alessandria, posto sulla destra orografica del torrente Lemme, nel punto in cui confluisce con il Rio Neirone. Il centro storico è dominato dalla imponente mole del Forte, dalla cui posizione privilegiata si possono ammirare la valle, il valico della Castagnola, i boschi ed i vigneti circostanti. Gavi, custode di antiche tradizioni gastronomiche, ha natali ai ravioli nel lontano XII secolo. È noto anche per la produzione di un ottimo vino: il Cortese
La presenza dei primi insediamenti dei Liguri nella zona è provata dal ritrovamento di reperti risalenti al 2000 a.C.; i Romani, successivamente, vi costruirono un villaggio ed un strada che, lungo il torrente Lemme, si congiungeva con la via Emilia. Dopo la caduta dell'Impero Romano fu occupato dai Saraceni. Al tempo del Marchese Alberto degli Orbetenghi Gavi fu dotato di una possente cinta muraria e fu a lungo conteso tra Tortona, Pavia e Genova, finché quest'ultima, grazie ad un'abile e costante politica, riuscì a trasformarlo in un suo avamposto tra i feudi imperiali, in un luogo strategico per i traffici. Fu sotto il dominio dei Visconti e per un breve periodo sotto i Francesi e i Guasco di Alessandria. Tornò nella prima metà del XVI secolo a Genova.

Da vedere:

La chiesa di San Giacomo Maggiore in stile romanico fu costruita in pietra arenaria locale e risulta citata in un documento risalente al 1172. Fu ristrutturata nel corso dei secoli XVII e XVIII. La facciata è arricchita da archetti, da una bifora, da un rosone, nella lunetta che sormonta l'architrave è ritratta l'Ultima Cena. Possiede tre navate separate da colonne, la navata centrale si presenta in posizione sopraelevata rispetto alla altre.
Il convento francescano di Valle costruito nel XVIII secolo su un preesistente edificio adibito ad ospizio per i pellegrini e dedicato a San Bernardino. Conserva al suo interno un'opera lignea raffigurante l'estasi di San Francesco, una statua in marmo risalente ai primi del XVIII secolo attribuita a Bovo, una statua raffigurante San Bernardino ed un dipinto che ritrae la Vergine, entrambi risalenti al XV secolo. Presenta un pregevole chiostro e mobili settecenteschi.
Il santuario di Nostra Signora della Guardia, costruito su un'altura in posizione dominante nel 1861, presenta croce greca. Conserva una statua in legno raffigurante Nostra Signora della Guardia, opera risalente al 1746.
La pieve di Santa Maria, forse costruita intorno all'anno Mille su un preesistente tempio pagano a ridosso del Lemme. Originariamente a tre navate, oggi ne presenta solo una.
Il Forte è una costruzione imponente che domina il borgo antico costruita su progetto del frate Gaspare Maculano e dell'architetto Bianco su una rocca. Inglobando l'antico castello medievale, di cui è fatta menzione in un documento dell'anno Mille, furono costruiti sei possenti bastioni, ma l'opera di fortificazione della struttura ebbe inizio già nel 1540
Il Palazzo Municipale è un antico edificio con pregevoli arcate medievali.

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