Moncalvo è un comune in provincia di Asti, ai confini con il territorio di Alessandria. Centro industriale e fiorente mercato agricolo e vinicolo, partecipa al Palio di Asti, festa di origini medievali che onora il patrono del capoluogo di provincia, San Secondo. La frazione Patro è nota per la produzione tradizionale dei "subièt d'Patro", caratteristici fischietti in terracotta policroma usati a scopo beneaugurale per i raccolti e nelle occasioni di un certo rilievo. Fino alla prima metà del XX secolo, Moncalvo ha ospitato una comunità ebraica di cui oggi rimangono solo poche tracce: parte del ghetto ed un cimitero, situato sulla strada per Alessandria, con tombe risalenti al Settecento.
Di origine romana, dopo essere stato proprietà della chiesa di Asti e feudo di varie famiglie, tra cui i Graffagni, il marchese del Monferrato, il marchese di Saluzzo nel XIV secolo, i Paleologi del Monferrato, subì diverse dominazioni straniere, finché non divenne dominio dei Gonzaga di Mantova. Fu ceduto da questi ultimi a Galeazzo di Canossa, a Rolando Natta, al marchese di Ceva. Passò ai Savoia nel 1704, nel 1774 fu dichiarato città da Vittorio Amedeo III.
Da vedere:
La parrocchia di San Francesco, nella piazza omonima, fu eretta nei primi anni del XII secolo, ricostruita in stile gotico tra il Duecento ed il Trecento, rimaneggiata ancora nel Seicento, presenta tre navate. Conserva dipinti del Moncalvo e della sua scuola, una Madonna con Bambino e santi e i SS. Rocco e Martino di Macrino d'Alba, opere del Cinquecento.
La chiesa di San Pietro in Vincoli, detta la Pieve, in stile romanico.
La chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al XVIII secolo, conserva al suo interno alcune pitture attribuite al Moncalvo.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria nella frazione Castellino.
La chiesa di San Marco.
La chiesa di San Giovanni Battista.
La cappella di San Rocco, in località Cioccano di Penango, del XVII secolo.
La chiesa di Sant'Antonio risalente al XVII secolo.
I resti del castello dei marchesi del Monferrato di epoca medievale.
Il Teatro Municipale risalente al 1878.
Palazzo Testafochi del XVIII secolo.
Il palazzo del Municipio, già convento, risalente al XVII secolo.