Il toponimo deriva probabilmente dalla particolare collocazione dell'abitato su una costa e ad un albero molto diffuso in zona, il tiglio. Comune in provincia di Asti, situato ai confini con il territorio di Cuneo, tra Monferrato e Langhe, l'abitato è composto da un certo numero di frazioni che recano ancora oggi tracce importanti di un passato ricco di storia. Tra queste Loreto, località legata ad importanti vicende talvolta anche leggendarie. Diversi erano i castelli situati nel feudo di Costigliole. È famoso per la gastronomia e gli ottimi vini conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, tra cui il Barbera, il Brachetto, il Dolcetto, lo Chardonnay e molti altri.
Il ritrovamento di una piroga consente di ipotizzare che la zona fosse abitata già in epoca preistorica. La presenza dei Romani è attestata da un lapide ritrovata in una delle frazioni del comune. Si hanno notizie documentate dell'esistenza di un abitato in zona già nella prima metà dell'XI secolo. È probabile che il borgo si sia notevolmente incrementato nel 1255, allorché il vicino abitato di Loreto fu distrutto dalle truppe astigiane. Gli abitanti, rimasti privi delle loro abitazioni, trovarono rifugio nel vicino Costigliole. Nel corso degli anni il paese fu legato in modo alterno ai Solaro e ai De Castello, rispettivamente guelfi e ghibellini, fino al 1315, anno in cui fu venduto alla famiglia Asinari che, solo qualche anno più tardi, si sottomise ai Savoia sottraendosi alla dipendenza del comune di Asti.
Da vedere:
La parrocchiale di Nostra Signora di Loreto risale alla prima metà del XIX secolo, la struttura originaria, di cui si hanno tracce sin dal XIV secolo, crollò in parte nel 1811. Presenta una facciata arricchita da due piani di colonne, la parte superiore si mostra più ristretta rispetto alla superiore e sormontata da un piccolo timpano. È composta da tre ampie navate e arricchita da decori ed affreschi di Giuseppe Peretti. Conserva opere di Lorenzo Peretti e Michelangelo Pittatore.
La chiesa della Confraterita di San Gerolamo è un pregevole esempio di arte barocca piemontese, ospita il Museo di arte sacra.
La chiesa della Misericordia fondata nel 1610.
Il santuario della Madonnina.
La parrocchiale della Santissima Annunziata risalente al 1675.
La parrocchiale di Bionzo del XVII secolo.
La parrocchiale di Loreto del 1660.
La parrocchiale della Motta dedicata a San Francesco di Sales.
La parrocchiale di Sant'Anna del 1698.
La parrocchiale di Santa Margherita del 1675.
La parrocchiale di San Siro Vescovo.
La chiesa di San Carlo.
La chiesa di San Michele.
Il castello dei Conti Verasis-Asinari è una costruzione dalle forme imponenti, risale ad epoca anteriore all'anno Mille. Presenta pianta quadrata con lati di 60 metri ciascuno, torri angolari ed un particolare scalone opera di Juvara, uno dei massimi esponenti del barocco italiano.
Il castello di Burio.
La casa comunale.