Il toponimo deriva dal latino "castrum Nemas". E' un comune in provincia di Udine, il cui territorio è circondato dalle colline e dalle Prealpi Giulie che, proteggendo la zona dai venti, creano un clima particolarmente favorevole per le coltivazioni. Filari ordinati e geometrici disegnano le alture che fanno da contorno al centro abitato. Nimis è noto per la produzione di vini D.O.C. pregiati, come il Ramandolo, e per i tradizionali prodotti gastronomici.
Il centro ha origini romane, come testimonia lo stesso toponimo. Nel periodo della colonizzazione latina la zona era interessata dal passaggio di merci ed uomini sulla via collegante Cividale alla strada consolare che univa Aquileia al Norico. L'arteria divenne di estrema importanza nel periodo alto medievale. Caduto l'Impero Romano, la zona fu interessata dall'arrivo dei Longobardi. Nella seconda metà del XII secolo Voldarico, Marchese di Toscana, donò il castello di Cergneu al Patriarca di Aquileia che, qualche tempo dopo, concesse il territorio in feudo ai Savorgnano. Durante le epoche successive il paese visse le vicende storiche che caratterizzarono l'intera regione Friuli.
Da vedere:
La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, risalente al VI secolo, originariamente era a pianta rettangolare e tetto a doppio spiovente. Nell'IX secolo l'edificio fu ingrandito e fu edificato un campanile, abbattuto nel secolo successivo. Fu nuovamente rimaneggiato nel XII secolo e ricostruito dopo il terremoto del 1348. La pieve che è giunta a noi si presenta a tre navate, di cui la centrale possiede un'abside quadrata, le laterali presentano cappelle risalenti al XVII secolo. Conserva all'interno il battistero del XII secolo e numerosi affreschi di epoche diverse, quelli situati sugli archi della navata maggiore, raffiguranti personaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento, sono del Gori e risalgono alla fine del XIX secolo. Dello stesso autore anche i dipinti sul coro e sulla volta delle due cappelle. L'odierno massiccio campanile a base quadrata precede la chiesa ed è interrotto da belle bifore.
La chiesa di San Mauro, citata in un documento del 1356, probabilmente fu ricostruita nei secoli XIV-XV e successivamente restaurata. Si presenta con facciata semplice e tetto a doppio spiovente, con unica navata ed abside semicircolare, in posizione retrostante il campanile edificato in epoca più recente.
La chiesa della Madonna delle Pianelle fu edificata originariamente nel XV secolo, la struttura attuale seicentesca presenta una facciata sormontata da un timpano e preceduta da un porticato. La pianta è rettangolare con abside quadrata, conserva affreschi del Monai. Il campanile, inglobato nell'edificio e risalente al Seicento, è a base quadrata con bifore. All'interno l'altare maggiore del XVIII secolo.
La chiesa di San Giovanni Battista della fine del XV secolo è stata completata nel corso degli anni successivi. Ha un'unica navata e torre campanaria massiccia con bifore. Al suo interno affreschi del Thanner, risalenti al 1530, ed un'opera cinquecentesca in legno.
La chiesa di San Giorgio edificata intorno ai secoli IV-VI.
I resti di un insediamento longobardo sulle colline tra Torlano e Vallemontana.
I resti del castello medievale dei Signori di Cergneu, abbandonato nel Cinquecento.