Il toponimo deriva dall'antroponimo germanico "Freidank". Comune in provincia di Pordenone, situato in Val Colvera, nelle Prealpi carniche, si estende dai 420 metri sul livello del mare agli oltre 2000 metri della cima del Monte Raut. È composto da frazioni e diverse località, tra cui Poffabro, un borgo rurale apprezzato perchè estremamente armonico dal punto di vista architettonico, per quanto semplice con le sue case in pietra, gli archi ed i ballatoi. La zona è ricca di corsi d'acqua e di angoli straordinariamente belli e suggestivi, di boschi e prati. Tanti i sentieri percorribili sia a piedi che in mountain bike; ottima ed apprezzata la cucina.
Frisanco fu abitato sin dalle epoche più remote, come testimonia il ritrovamento di interessanti reperti preistorici nelle grotte situate nei pressi del Fiume Colvera. La colonizzazione romana, comprovata dai toponimi, primo tra tutti quello della frazione di Poffabro, che deriva dal latino "decimam de Pratum Fabri", arricchì il territorio di una strada che passava ai piedi del Monte Raut. L'area nell'XI secolo fu sotto la giurisdizione del Vescovo di Concordia. A lungo la Val Colvera si trovò divisa tra il feudo della vicina Maniago, a cui appartenevano Poffabro e Casasola, e Frisanco e Cavassoche, centri facenti parte dei domini dei Conti di Polcenigo. Fu poi sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Per il resto il comune ha condiviso le vicende dell'intera regione Friuli.
Da vedere:
La chiesa di San Nicolò e San Liberale a Poffabro fu edificata nel XVII secolo sul luogo in cui si trovavano preesistenti edifici e rimaneggiata più volte nel corso dei secoli. Si presenta con una facciata bianca, decorata da un mosaico raffigurante il santo patrono. Artisti apprezzati e famosi si impegnarono a decorarla, come il Guardi, il Marizza ed altri.
La chiesa di Sant'Osvaldo a Casasola, costruita in pietra locale, presenta una facciata semplice, sormontata da un timpano ed affiancata da un campanile a base quadrata con cella campanaria in cui si aprono bifore.
La chiesa di Santa Fosca e di Santa Maura a Frisanco è sicuramente antecedente al 1492, fu ricostruita nel rispetto della primitiva struttura ed arricchita di altari marmorei in stile barocco del XVII-XVIII secolo e di affreschi ottocenteschi.
Il santuario della Beata Vergine della Salute a Pian delle Merie eretto nel 1873 in forme neoclassiche.
Il santuario della Madonna della Stangjada del XIX secolo si trova su un'altura.
La chiesetta di Sant'Antonio a Lunghet.
La chiesetta di Villa Santa Maria.
L'oratorio di San Floriano.
La sorgente Giulia situata sotto il Monte Raut.
Palazzo Pognici a Frisanco risale al XVII secolo.