Il toponimo deriva dal torrente Corno, così denominato perchè forma sul territorio numerose anse, e da "rosa", con l'aggiunta del suffisso "-àceo", in riferimento a luoghi in cui sono numerosi i roseti ed il corniolo. Comune in provincia di Udine, riparato da un suggestivo anfiteatro di colline, l'economia si basa sull'artigianato, sull'industria, sulla coltivazione delle viti e sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico.
La zona fu sede di insediamenti umani sin dall'Età mesolitica; il ritrovamento di reperti di epoca romana prova senza ombra di dubbio la colonizzazione dell'area da parte dei Romani che ivi costruirono una arteria di collegamento tra l'Isonzo e Cividale. Durante il Medioevo fu dominio dei Patriarchi di Aquileia, che nel XII secolo lo cedettero all'abbazia di Rosazzo; tuttavia il paese risulta citato in testi storici solo dal XIII secolo. In quell'epoca la zona fu sotto il controllo dei signori locali. Nel XV secolo subentrò la Repubblica di Venezia e nello stesso periodo il Patriarca Ludovico di Teck, nel tentativo di riconquistare il territorio, occupò e distrusse una vasta area, compreso Corno che, nel XVI secolo, fu devastato anche dagli uomini del Duca di Brunswich. Il centro passò poi all'Austria ed infine allo Stato italiano.
Da vedere:
La parrocchiale di Santa Maria del Rosario del Quattrocento, fu ristrutturata ed ampliata a partire dal 1674, conserva un organo settecentesco.
Il santuario di Madonna d'Aiuto della metà del Seicento fu ampliato nel 1843. Conserva una statua in legno raffigurante la Madonna con Bambino.
La chiesa di San Giacomo Apostolo a Noax risale al XIII secolo. Restaurata ed ampliata nei secoli successivi, presenta al suo interno affreschi del tardo Trecento e dei primi del Cinquecento ed un altare in marmo policromo del XVIII secolo con una pala dello Zuccolo.
La chiesa di San Leonardo a Gramogliano fu edificata nel XV secolo e restaurata nel Settecento. Conserva due affreschi del pittore Jacum Pitor.
La chiesa di San Michele Arcangelo a Casali Gallo risale con molta probabilità al XIV secolo ed è stata rimaneggiata nel XVIII secolo, conserva affreschi raffiguranti gli Apostoli.
La chiesa di San Martino a Visinale fu edificata su una struttura preesistente del Trecento e più volte abbattuta e ricostruita.
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo fu edificata nell'Ottocento su un edificio precedente dell'XI secolo.
L'abbazia di Rosazzo, fondata intorno all'Ottocento d.C., fu fulcro culturale e religioso. Coinvolta direttamente in tutti gli scontri che si successero nel corso dei secoli, fu distrutta nei primi anni del XVI secolo. Qualche anno più tardi l'abate Gilberti fece ricostruire la chiesa di San Pietro, decorata dagli affreschi del pittore Torbido di Verona. La struttura fu trasformata in villa nel XIX secolo.
Il castello di Gramogliano, citato sin dal XIII secolo, appartenne agli omonimi signori. Nel periodo in cui fu di proprietà degli Herbenstein fu distrutto dal Patriarca Nicolò di Lussemburgo e fatto ricostruire nel XV secolo dai Conti di Gorizia. Passò ai Conti Zucco-Cuccagna e fu devastato dalle truppe del Duca di Brunswich. Delle preesistenti cinque torri è giunta a noi solo quella centrale.
Villa Torriani, dalla caratteristica struttura a forma di ferro di cavallo, fu costruita dai Conti Zucco-Cuccagna nel XIII secolo e fu più volte rimaneggiata, tanto da conservare pochissimo dell'originaria struttura.
Villa Trento a Godia del XVIII secolo.
Villa Moroldi del XVIII secolo.
Villa Bigozzi-Cabassi.
La Casa medievale a Noax.