Il toponimo deriva dal latino "guru" (gorgo, con riferimento all'acqua). Comune in provincia di Treviso, situato nei pressi del fiume Livenza, il territorio di Gorgo al Monticano è situato ai confini con il Friuli Venezia Giulia. L'economia è legata principalmente all'agricoltura e all'allevamento, industria e terziario.
Sulla scorta dei reperti archeologici rinvenuti, si ritiene che i primi insediamenti risalgano all'epoca romana. L'Impero colonizzò questa zona costruendovi una importantissima arteria viaria, la Via Postumia, che consentì alle diverse zone del Veneto di venire più facilmente in contatto tra loro, accorciando le distanze ed i tempi del commercio e degli scambi. L'influenza latina si manifestò anche sui toponimi. Nell'anno 452 fu invaso e saccheggiato dagli uomini guidati da Attila; nella seconda metà del XIV secolo entrò a far parte della Repubblica di Venezia ed ospitò le ricche famiglie veneziane. A partire dalla prima metà del XV secolo fu invaso da Ungari e Tedeschi, seguì un periodo di relativa tranquillità interrotto dalle razzie di Austriaci e Francesi.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di Cavalier, dedicata a San Daniele, forse di epoca compresa tra il XIV ed il XV secolo, è in stile romanico. Nella prima metà del XX secolo fu ingrandita e le furono aggiunte due cappelle laterali. Custodisce un affresco quattrocentesco raffigurante Santa Lucia e diciotto affreschi scoperti di recente, tenuti nascosti per secoli sotto uno strato di calce, tele e statue preziose.
La chiesa intitolata a San Ippolito e Cassiano, probabilmente edificata intorno al Cinquecento, si trova nel capoluogo. L'interno, affrescato, conserva un'ancona del Sansovino, una preziosa tela del Pittoni.
La chiesa di Navolè si presenta in stile romanico a tre navate, con due cappelle, altrettante sacrestie e tre altari. Vi si trova un trittico di Cima da Conegliano.
Villa Foscarini Cornaro.
Villa Brunesca.
Villa Revedin.
Il bosco di Cavalier.