Godega di Sant'Urbano è un comune della provincia di Treviso, situato in una zona pianeggiante a ridosso delle Dolomiti. Sebbene il rinvenimento di reperti archeologici attesti la presenza di insediamenti umani nella zona sin dalle e poche più remote, il toponimo rimanda, invece, alle invasioni da parte dei Goti nel V secolo d.C.. Il centro storico del paese si sviluppa attorno a quello che viene definito "il Pozzo della Regola", risalente al XIII secolo; la Regola, infatti, era un'assemblea composta dai capi famiglia di età superiore ai 25 anni che si riunivano periodicamente per deliberare su questioni di natura amministrativa, di utilità e pubblica sicurezza. I primi segnali di sviluppo ed organizzazione si registrarono a partire dall'anno Mille, in concomitanza con i lavori di bonifica dei terreni acquitrinosi ad opera dei monaci e l'arrivo di popolazioni dalla Baviera. Al periodo medioevale risalgono anche le prime notizie sul mercato di Godega. Fino al 1420, facendo parte della podesteria di Sacile, dipese amministrativamente dal Friuli Venezia Giulia; passò, poi, sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia. Nal 1867 fu annesso al Regno d'Italia.
Siti di interesse:
- le splendide ville sei-settecentesche (Villa Benedetti Pera Riello Favero, Villa Cavalieri Costantini Gasparinetti Burei Marinotti, Villa Amallteo Lucheschi, Villa Savorgnan, Casa Gava Salamon);
- il Pozzo della Regola;
- la Chiesa di Santa Margherita, realizzata negli anni Cinquanta del Novecento, in sostituzione del precedente edificio, fatto abbattere dal Genio Civile perché pericolante. All'interno è presente il fonte battesimale del XVI secolo e tele del XVIII secolo, provenienti dall'antica parrocchia;
- il Campanile dell'antica chiesa di Godega, demolita nel 1954, a seguito dei danni riportati dal terremoto;
- la Chiesa di San Bartolomeo, di epoca alto-medievale;
- la Chiesa di San Biagio di Baver, con un ciclo molto interessante di affreschi quattro-cinquecenteschi, che raccontano le storie di San Biagio, testimonianza della pietà popolare.
- la Chiesa di San Martino, risalente al XX secolo, in sostituzione di un preesistente edificio del Cinquecento;
- la parrocchiale di San Lorenzo, risalente al 1954, in sostituzione di una più antica andata quasi completamente distrutta durante la II Guerra Mondiale;
- la cappella di San Giovanni Battista (XIII secolo);
- la Chiesa della Madonna della Salute (XVII secolo);
- l'Oratorio di Sant'Urbano (XIV secolo).