Piccolo comune della Sabina, in provincia di Rieti, era noto come "Canemorto" fino al 1863; non c'è concordia di opinioni sull'origine dell'antico toponimo: secondo alcuni studiosi, infatti, deriverebbe dall'esclamazione del popolo alla notizia della morte di un tiranno, mentre, secondo altri, dalla dura sconfitta inflitta dalle truppe di Carlo Magno ai Saraceni che, in tale battaglia, persero il loro comandante ("Khan"). L'attuale toponimo, invece, fu assunto nella convinzione che il paese sorgesse là dove un tempo era situata l'antica città sabino-romana di "Orvinium", già citata da Terenzio Varrone e Dionigi di Alicarnasso.
Dopo essere stato per lungo tempo sotto il dominio dei monaci benedettini di Santa Maria del Piano, fino al 1558 fu feudo degli Orsini; in seguito passò agli Estouteville, alla famiglia Muti ed al principe Marcantonio Borghese.
Siti di interesse:
- la Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, risalente al XVI secolo, al cui interno sono custodite numerose opere dell'artista locale Vicenzo Manenti;
- i resti delle mura difensive e il castello, già esistente intorno all'anno Mille e rimaneggiato nel Cinquecento dagli Orsini.
- il caratteristico centro storico.