Selci è un piccolo comune della Bassa Sabina, in provincia di Rieti, dalla caratteristica pianta ovoidale, immerso nel verde delle sue colline. Al centro storico si accede ancora attraverso l'antica porta "Castru Silice", immettendo il visitatore in un dedalo di viuzze e vicoli; il toponimo sembra derivi dalla presenza in passato di una strada selciata.
Il borgo andò sviluppandosi in epoca medievale e, precisamente, in concomitanza con le invasioni saracene, che spinsero la popolazione del vicino "Castrum Campolungo" a rifugiarsi nell'attuale territorio di Selci. Per lungo tempo fu possedimento dell'Abbazia di Farfa; successivamente passò sotto il diretto controllo della Santa Sede, per la sua strategica posizione geografica. Divenne feudo degli Orsini, dei Cesi e dei Vaini.
Siti di interesse:
- i resti di cinta muraria, con torrioni in pietra, dell'antico Castrum Silicij;
- la Chiesa del Santissimo Salvatore, con pregevoli tele del XVII e del XVIII secolo;
- le chiesette rurali sparse nella campagna (la Chiesa di Santo Stefano, la Chiesa di Sant'Eleuterio, la Chiesa di San Vincenzo, la Chiesa di San Bonaventura, la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di santa Lucia);
- i ceppi funerari del periodo imperiale, rinvenuti nella Villa di Tulliano.