Comune in provincia di Ancona, è una località balneare situata ai piedi del monte Conero, divisa in due zone: Numana alta (in cui si trova il centro storico; posta a picco sul mare, crea quasi un abitato unitario con il vicino centro di Sirolo) e Numana bassa (che comprende il porto turistico molto ben attrezzato ed una lunga spiaggia). La zona è bagnata dal fiume Musone che crea alla foce un'area umida di grande importanza.
La zona fu abitata anticamente dai Piceni; in epoca successiva vi si stanziarono i Dori che la trasformarono in un punto di raccolta e smistamento delle merci. Nel 295 a.C. fu colonizzata dai Romani divenendo Municipium. Caduto l'Impero romano di Occidente, fu conquistata dai Longobardi e consegnata allo Stato Pontificio da Carlo Magno. Sotto il Papa si sviluppò notevolmente divenendo nel periodo medievale un importante centro culturale. Fu parte del Regno d'Italia nel 1860 dopo la famosa battaglia di Castelfidardo. Il centro, apprezzato per la bellezza delle spiagge, il clima particolarmente gradevole e la purezza delle sue acque, fu scelto come luogo di soggiorno estivo sin dal XIX secolo. In un primo momento unito al vicino comune di Sirolo, riconquistò l'autonomia nel 1928.
Da vedere:
Il santuario del Crocifisso fu riedificato nella seconda metà del XX secolo in luogo di una precedente struttura seicentesca di cui sono stati recuperati alcuni affreschi realizzati dal pittore Lilli. Ospita un Crocifisso in legno che si ipotizza sia stato condotto in dono a Papa Leone III da Carlo Magno.
Il palazzo dei Vescovi, originariamente di proprietà della nobiltà romana, poi dei Vescovi di Ancona, è oggi sede comunale.
L'Antiquarium statale raccoglie i corredi funerari rinvenuti nelle tombe delle antiche popolazioni dei Piceni e dei Romani.
L'acquedotto, risalente all'epoca della colonizzazione romana, funzionante fino a poco tempo fa.
L'Arco di torre è ciò che rimane di una antica torre di avvistamento.