Comune in provincia di Ancona, situato sul Monte Prodo, tra le valli del Potenza e del Musone, caratterizzate da vaste coltivazioni di ulivi, Loreto è circondato in parte da mura del XVI secolo, ideate da Antonio da Sangallo e rinforzate da quattro bastioni nel Seicento. E' un noto luogo di fede con un vasto complesso monumentale, nato nel Quattrocento, di grande valore artistico ed architettonico. L'abitato sorse intorno alla chiesa di Santa Maria, edificata, secondo la tradizione, per custodire la casa della Madonna, situata a Nazareth e trasportata fin qui dagli angeli, ed in funzione di questa: il centro storico è infatti costituito da un'unica strada che conduce al santuario. I lunghi studi effettuati hanno dimostrato l'indubbia provenienza della casa dalla Terrasanta.
La prima notizia documentata dell'esistenza sul Monte Prodo di un edificio oggetto di devozione risale al 1315; a ridosso di questo si sviluppò il primo agglomerato di case che rimase piccolo fino al XIV secolo. Nel 1360 il territorio faceva parte del comune di Recanati e con il tempo attirò un numero di visitatori progressivamente più ampio. Papa Paolo II in persona, nella seconda metà del XV secolo, si impegnò a far edificare una nuova e vasta basilica, alla quale lavorarono i migliori architetti dell'epoca. Nel XVI secolo Loreto ottenne il titolo di città sottraendosi definitivamente al controllo da parte di Recanati. Nel 1520 il centro fu circondato da una possente cinta muraria e dalla seconda metà del secolo divenne uno dei maggiori fulcri religiosi d'Europa.
Da vedere:
La Basilica, la cui edificazione ebbe inizio nel XV secolo, dapprima in forme gotiche, poi sempre più rinascimentali. Questa varietà di stili dipese dal lungo lasso di tempo impiegato per il suo completamento e dalla conseguente ed inevitabile diffusione di orientamenti stilistici diversi. La facciata in pietra d'Istria, estremamente ricca e con tre porte, opera della scuola di scultura di Recanati, suddivisa in due piani e con doppie colonne, e la vasta piazza antistante furono progettate dal Bramante; la cupola, sotto cui si trova la Santa Casa, fu realizzata da Giuliano da Sangallo, ma furono anche altri gli architetti che collaborarono alla progettazione. La struttura caratterizzata da pianta a croce latina con abside in cotto, contiene gli affreschi di Melozzo da Forlì, del Roncalli e di Luca Signorelli, bassorilievi, statue e busti. Il campanile, eretto dal Vanvitelli nel Settecento, è estremamente originale.
Il Palazzo Apostolico, attiguo alla basilica, è un'ariosa struttura con porticati sovrapposti. Fu progettato dal Bramante, da Antonio da Sangallo, dal Boccalini e al Vanvitelli. È un'opera rimasta incompiuta perchè l'originario progetto prevedeva un edificio articolato su tre lati, in realtà sono stati realizzati solo due lati. Il primo piano ospita il Museo-Pinacoteca che custodisce dipinti, pale d'altare, affreschi, arazzi fiamminghi del XVII secolo, dipinti di Lorenzo Lotto.
Le mura della città fatte costruire da Leone X su disegno di A. da Sangallo il Giovane.
La fontana della Madonna di epoca seicentesca è situata nella piazza della basilica.