Fermo è il comune capoluogo della provincia omonima, situato su una collina che separa le valli dell'Ete Vivo e del Tenna. Nell'abitato si distingue il centro storico, dominato dal Duomo e circondato dalla cinta muraria, il cui impianto urbanistico ha caratteri tipicamente medievali con strade strette e tortuose, ed i quartieri più recenti degradanti verso il mare. La città negli ultimi anni ha potenziato la propria vocazione turistica dando vita a moderni centri balneari: Marina Palmense e Lido di Fermo.
Il colle Sabulo fu abitato sin dall'epoca preistorica, sede stabile dal IX al IV secolo a.C. di genti picene. Già in questo periodo si ebbero fiorenti scambi commerciali con l'Etruria e le regioni illirico-danubiane: si costituì l'acropoli fortificata in cima al colle e sulle pendici si scavarono grotte trasformate in abitazioni. Il territorio fu colonizzato dai Romani nel 268 a.C., conquistando una posizione rilevante in epoca imperiale. La struttura tipica del "castrum" è ancora leggibile nell'articolazione viaria. Nel periodo altomedievale fu conquistato dai Longobardi; si legò al Ducato di Spoleto divenendo libero Comune nel 1199, protagonista di un notevole sviluppo demografico ed economico anche grazie agli scambi commerciali facilitati dal possesso sul mare dell'odierna Porto San Giorgio. In seguito, fino al XVI secolo, fu sottoposto a diverse signorie, tra cui quella sforzesca, che si insediò nel corso del XV secolo, per sottrarsi alla quale fu costretto ad offrirsi allo Stato Pontificio perdendo ogni autonomia. Il podestà fu sostituito da un governatore di nomina pontificia e la città perse i legami economici con le regioni settentrionali della penisola. Entrò lentamente in una fase di recessione che terminò nel Settecento per effetto dell'istituzione del porto franco di Ancona. Seguì la conquista napoleonica e gli eventi che interessarono l'intera regione.
Da vedere:
Il Duomo sorge sulla spianata del Girfalco, edificato nel Duecento, fu rimaneggiato nel XVIII secolo conservando l'originaria facciata in pietra istriana, costruita sotto la direzione di Mastro Giorgio da Como. È caratterizzata da grande semplicità e da asimmetrie. Il ricco portale in pietra d'Istria, nel quale si trova la porta bronzea d'ingresso, opera recente dello scultore Sergiacomi, è sormontato da un rosone. Il campanile, alto ed estremamente robusto, è inglobato nella struttura, interrotto da due ordini di bifore e sormontato da un cilindro. L'interno a tre navate è mosso da un
complicato gioco di prospettive. Conserva al suo interno la casula di San Tommaso di Canterbury ed il monumento funebre di Giovanni Visconti di Tura, nonchè importanti opere d'arte, tra cui un'icona greco-bizantina risalente all'anno Mille, i resti di un pavimento a mosaico del V secolo.
La chiesa di San Francesco edificata tra il XIII ed il XV secolo, la cui facciata, rimaneggiata nel Settecento, ingloba il portale seicentesco. All'interno sono stati recuperati affreschi quattrocenteschi.
La chiesa di Sant'Agostino del XIII-XIV secolo, al cui interno è ancora visibile l'antica struttura gotica con affreschi risalenti al periodo compreso tra il XIII ed il XV secolo.
La chiesa di San Pietro della metà del XIII secolo fu edificata insieme con l'attiguo monastero dai Farfensi e restaurata alla fine del Quattrocento.
La Collegiata di San Michele Arcangelo risalente al XIII secolo ed ampliata alla fine del Cinquecento.
La chiesa di Santa Lucia costruita nel XIII secolo e rimaneggiata nell'Ottocento.
La chiesa della Pietà risalente agli inizi del XVII secolo.
La chiesa di Santa Caterina del 1226.
La chiesa di San Filippo.
La chiesa del Carmine.
Il Monastero delle Clarisse risalente al Cinquecento.
L'oratorio di Santa Monica del XV secolo.
Palazzo Fogliani del Quattrocento.
Il palazzo dei Priori, la cui costruzione ebbe inizio alla fine del XIII secolo; la loggia centrale è arricchita dalla statua seicentesca in bronzo di Sisto V. Ospita la Pinacoteca con tavolette di Jacobello di Bonomo e Jacobello del Fiore, tele del Pagani, del Lanfranco, del Kail, arazzi fiamminghi ed una Natività del Rubens.
Il palazzo del Governatore risalente ai primi decenni del XVI secolo e soprelevato di un piano nel 1816. Al piano terra si trova l'Antiquarium che custodisce una ricca documentazione compresa tra la Preistoria e l'età longobarda.
L'Arcivescovado, la cui edificazione ebbe inizio nel 1391 e restaurato nel Quattrocento e nel Settecento.
Il palazzo degli Studi del XVI secolo sorto per ospitare l'Università e sede dal 1688 della Biblioteca.
La Rocca del Girfalco, conclusa nel 1236, fu fatta ristrutturare in epoca successiva da Francesco Sforza.
Il Teatro dell'Aquila del Settecento, la cui volta è decorata da un grande affresco del Cochetti.
Palazzo Azzolino costruito su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane nel Cinquecento.
Villa Vinci risalente all'Ottocento e arricchita da un rigoglioso giardino esotico.
Palazzo Vitali edificato nel Settecento su progetto del Vanvitelli.
Il Palazzo dell'ex Monte di Pietà del XIV secolo.
Il Loggiato di San Rocco edificato nel 1528.
La Torre Matteucci del XIII secolo.
Palazzo Catalani del XVIII secolo.
Palazzo Erioni del XVIII secolo.
Palazzo Monsignani-Sassatelli.
Palazzo Paccarone.
Palazzo Bonafede.
Palazzo Maggiori.