E' un comune della provincia di Cremona, situate nell'area originariamente occupata dal lago Gerundo, una distesa paludosa ed acquitrinosa che, nel tempo, si è andata prosciugando grazie ad intense opere di bonifica. Pandino è menzionato per la prima volta in un atto di donazione del 1186, col quale il Barbarossa cedette ai milanesi alcuni castelli situato tra l'Adda e l'Oglio. Nel 1355 circa ha inizio la costruzione del castello ad opera di Bernabò Visconti, signore di Milano, e della moglie Regina Della Scala, come loro riserva di caccia. E', attualmente, uno dei meglio conservati fra tutte le costruzioni viscontee. Si presenta a pianta quadrata con quattro torri angolari e cortile interno. Nel corso del Trecento la struttura fu interamente decorata, comprese le stalle, oggi adibite a biblioteca. Nel Quattrocento furono aggiunti ai due ingressi del castello due torrioni di difesa, trovandosi la struttura proprio a ridosso del confine tra lo Stato di Milano e quello di Venezia.
Altri edifici di interesse sono:
- l'Oratorio di Santa Marta, realizzata nel Quattrocento come cappella del castello, con resti di affreschi quattro-cinquecenteschi;
- la Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita, ricostruita nel XVIII secolo in forme neoclassiche. All'interno sono conservati pregevoli dipinti cinquecenteschi, come la "Santissima Trinità" di Marcantonio Mainardi e due tele di Andrea Mainardi.
- il Santuario della Beata Vergine del Riposo.
Nosadello e Gradella sono frazioni del comune di Pandino. Nosadella è un borgo di origini medievali, così come Gradella, menzionato già nel X secolo come "castrum" col nome originario di Gardella. E' caratterizzato dalle tipiche case dipinte di giallo, profilate di mattoni rossi e con corti comunicanti. Monumenti più importanti di questo borgo sono la Chiesa della Santissima Trinità e di San Bassiano, riedificata nel 1895, e la villa padronale della famiglia Maggi.