Piccolo comune dell'Oltrepò Pavese, situato tra le valli Versa e Scuropasso, Canneto Pavese è un'importante centro vitivinicolo, citato per la prima volta in un documento del XII secolo (sebbene l'area fosse abitata sin dai tempi più remoti da popolazioni di origine ligure), in particolare un atto di compravendita in cui Rolando Agarasca di Figara cede Ardengo di "Caneto" alcune proprietà site a Figara (attuale Castana). Come gran parte dell'Oltrepò Pavese si trovò sotto i Visconti prima e gli Sforza poi. Passò sotto la denominazione francese, quella spagnola e quella austriaca dal 1713 al 1743, anno in cui, a seguito del trattato di Worms, fu ceduto da Maria Teresa d'Austria a Carlo Emanuele III Re di Sardegna.
Tra i siti di maggio interesse, segnaliamo:
- i ruderi del Castello di Montuè, costruito nell'XI secolo in posizione strategica tra la rocca di Montalino e il castello di Cigognola. Dopo aver resistito a secoli di devastazioni, venne demolito nel 1920 per ricavarne materiale da costruzione. Oggi, purtroppo, non ne rimangono che i sotterranei, costruiti con mattoni a vista, e i pochi ruderi.
- i resti del Castello Malpaga, risalente al XIV secolo, all'interno della tenuta Malpaga;
- i resti della Chiesa di San Marcellino, risalente al XIV secolo e ristrutturata nel Seicento;
- la Chiesa Parrocchiale del XII secolo e dedicata ai Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo. E' caratterizzata da una facciata con mattoni a vista e da un imponente campanile; l'altare maggiore in stile barocco, proveniente dalla demolita Chiesa di San Domenico a Cremona, è impreziosito da marmi policromi e pietre pregiate e sormontato da un tempietto.
- il Pozzo di Sant'Antonio, in località Malaspina, appare come un manufatto in mattoni a vista;
- le fonti Recoaro, ospitate in uno splendido edificio in stile liberty.