"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte..."
(A. Manzoni - I Promessi Sposi)
Il Lago di Como, chiamato anche Lario, con i suoi 410 metri di profondità è il più profondo dei tre laghi subalpini italiani ed è uno dei più profondi d'Europa. Con la sua grande massa d'acqua influenza il clima delle sponde e regala alla zona del Centro Lago e del promontorio di Bellagio un clima simile a quello della riviera ligure. Vi crescono l'alloro e l'ulivo, i giardini ospitano palme e piante tropicali, prospera il florovivaismo.
Alle bellezze naturali la Provincia di Como aggiunge poi un patrimonio artistico originale ed affascinante, nel quale si individuano almeno tre filoni di interesse. Il primo, più appariscente, è costituito dalle ville del Lago di Como, uniche al mondo sia per il loro valore architettonico e paesaggistico che per i tesori che contengono. Il secondo, più nascosto e colto, è costituito dall'incredibile concentrazione sul territorio di chiese romaniche, a testimonianza di un medioevo comasco tutt'altro che buio.
Il terzo, più evocativo ed intrigante, è costituito dalle numerose opere di fortificazione militare di diversa epoca, con relativi aneddoti e leggende, a memoria di un passato turbolento ed avventuroso. Tre patrimoni artistici che propongono il territorio del comasco per una scoperta artistica non banale, stimolante facilmente accessibile ,e di notevole spessore culturale.
In tutte le stagioni la "piccola" Provincia di Como si rivela al visitatore come uno scrigno ricchissimo di sorprese e di esperienze inaspettate, di paesaggi unici e suggestivi e di bellezze un po' nascoste da visitare con calma.