Comune dell'Oltrepò Pavese, situato lungo la sponda destra del torrente Coppa, l'antica Clastidium ha probabili origini liguri. Conquistata dai Romani nel 223 a.C., un anno più tardi fu teatro degli scontri tra Romani e Galli Insubri, aprendo, quindi, la strada alla conquista romana della loro capitale, Mediolanum. Dopo la caduta dell'Impero Romano, passò sotto il controllo di Pavia, rimanendo libera da signorie feudali fino al XV secolo. Nel 1441 fu infeudata a Cesare Martinengo e nel 1466 gli Sforza diedero il feudo al loro ministro Angelo Simonetta e poiché lo stesso poteva essere trasmesso anche in linea femminile, i suoi signori ebbero spesso diversi cognomi, pur restando nella medesima discendenza.
Tra i siti di maggio rilievo storico-culturale, menzioniamo:
- la Chiesa Parrocchiale di san Pietro Martire, ricostruita ai primi dell'800 sulle strutture della vecchia collegiata cinquecentesca, è opera dell'architetto Marchesi di Pavia e contiene pregevoli opere d'arte di vari autori.
- la Chiesa di San Sebastiano, risalente alla fine del '500 e ristrutturata nel 1767. Mirabile il coro ligneo risalente al 1773 opera di Francesco Antonio Coscia e Giovanni Carlo Clavenzani: al centro di detto coro è il dipinto raffigurante S. Sebastiano, S. Rocco, la Trinità e la Vergine opera del Bibbiena erroneamente attribuita in precedenza a Bernardino Luini. Il campanile dalla cupola in marmo venne edificato nel 1750 mentre il bellissimo organo dei fratelli Lingiardi fu collaudato nel 1841.
- Casa Marangoni, in cui soggiornò Albert Einstein tra il 1896 ed il 1899;
- Palazzo Mezzabarba;
- la Certosa di Cantù, recentemente restaurata;
- la Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore (1937-41), elegante progetto in stile piacentiniano dell'architetto bergamasco Cesare Paleni.
- l'Oratorio di San Biagio, edificato nel 1705 e ristrutturato nel 1982;
- i resti del castello appartenente alla famiglia Versaio, che dimorava in questi luoghi sin dal XIII secolo;
- le numerose ville patrizie, come l'ottocentesca Villa Marina (in cui soggiornò Giuseppe Mazzini), la settecentesca Villa Pegazzera, Villa Frecciarossa, in stile neoclassico.