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Ostia (Roma)

Descrizione

Frazione del comune di Roma, secondo la tradizione Ostia Antica fu fondata nel VII secolo a.C. dal re romano Anco Marzio, sebbene nessuna fonte storica sia stata ancora rinvenuta per suffragare questa leggenda. Le fonti documentate, infatti, sono datate al IV secolo a.C., quando Ostia era una colonia romana, posta a presidio della costa. Il toponimo deriverebbe da "ostium" (imboccatura), in quanto un tempo il Tevere e la sua foce costeggiavano il lato settentrionale dell'abitato; in seguito ad una violenta e rovinosa alluvione, nel 1557 il fiume mutò in parte il suo tragitto finale, spostandosi più a nord di circa 2km. Attivo porto fluviale, dal II secolo a.C. assunse il ruolo di granaio per l'approvigionamento dei cittadini dell'Urbe; già nel I secolo a.C. la colonia di Ostia era dotata di un notevole grado di autonomia, tanto da poter eleggere propri magistrati; ciò favorì, quindi, una crescita economica e demografica: si costruì il Foro con la ricostruzione del Capitolium (un grandioso tempio dedicato a Giove, Giunone, Minerva), si moltiplicarono gli "horrea" (maestosi magazzini) e si edificarono la basilica, la curia, le terme; con Augusto sorse il teatro. Alle vecchie domus repubblicane si sostituirono ricche case con cortili porticati.
La fase di progressiva decadenza ebbe inizio nel III secolo d.C. e divenne inesorabile nel V secolo, in concomitanza con le invasioni barbariche. La popolazione, quindi, cominciò a spostarsi verso la zona interna, spostamento che divenne definitivo con la fondazione di Gregoriopoli nel IX secolo, ad opera di papa Gregorio IV.
Le rovine di Ostia Antica, lasciate all'incuria del tempo, furono riscoperte solo nel XIX secolo, quando papa Pio VII intraprese una massiccia campagna di scavi. Lo Stato Italiano, successivamente, diede inizio ad una rilevante opera di bonifica delle paludi malsane che infestavano la zona, dando il via, quindi, al ripopolamento dell'area costiera, fino ad allora occupata solo dalle saline.
Siti di interesse:
- le rovine di Ostia Antica, ammirabili percorrendo il Decumano Massimo, una grande strada basolata, ai cui lati sorgono edifici di varie epoche e funzioni, a partire dai grandi caseggiati del I secolo d.C. e i magazzini di epoca repubblicana, il teatro (che poteva ospitare fino a 4000 persone), le terme, la basilica, la curia e i grandi templi.
- il porto di Claudio, inaugurato nel 64 d.C., assicurava un riparo sicuro alle navi che qui giungevano da tutto il bacino del Mediterraneo, assicurando il trasbordo delle merci sulle imbarcazioni fluviali (naves caudicariae), adatte a risalire il Tevere.
- il porto di Traiano, dalla forma esagonale e collegato al Tevere tramite un canale. Fu realizzato in sostituzione di quello inaugurato nel 64 d.C. dall'imperatore Claudio, per soddisfare le accresciute esigenze dell'Urbe. E' attualmente situato nell'area dell'aeroporto di Fiumicino.
- la necropoli di Porto e quella della Via Laurentina;
- i resti della più antica sinagoga d'Europa;
- la Basilica di Sant'Ippolito, riportata alla luce negli anni Settanta del Novecento, è la basilica paleocristiana più importante del suburbio portuense. Sorge su di un edificio termale d'età romana di cui restano degli ambienti e in particolare alcune cisterne per l'acqua. All'interno della basilica sono stati rinvenuti resti di epigrafi e reperti scultorei di pregio che si conservano nel vicino Antiquarium, dove spicca, per importanza, il ciborio carolingio realizzato durante il pontificato di Leone III (795-816).
- il Viadotto dell'antica Via Ostiensis, che collegava Roma con Ostia, realizzato presumibilmente tra il III ed il II secolo a.C.;
- il Castello di Giulio II, la cui realizzazione iniziò nel 1483 sotto il pontificato di Sisto IV, subendo negli anni successivi numerose trasformazioni. Sede della dogana pontificia, in seguito all'alluvione del 1557 che modificò il corso del fiume Tevere, fu prima utilizzato come fienile e poi come prigione. Oggi è sede di un museo in cui sono esposte ceramiche medievali e rinascimentali.

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