Città costiera della provincia di Roma, Cerveteri fu interessata da stabili insediamenti abitativi sin dal IX secolo a.C., come dimostra il rinvenimento di necropoli risalenti a quel periodo. Fondata secondo la tradizione dai Pelasgi, mitica popolazione di origine greca, il centro etrusco di Kaisra (Agylla, per i Greci, e Caere, per i Romani), grazie agli intensi scambi commerciali con Greci e Fenici, a partire dall'VI secolo a.C. vide accrescere notevolmente la sua importanza, documentato non solo dalla crescita dell'abitato e dall'estensione delle necropoli, ma anche dalla ricchezza dei santuari e del porto di Pyrgi (l'attuale Santa Severa). Gli ottimi rapporti politici e commerciali con Cartagine, portarono le due città ad essere alleate contro i Focesi nella battaglia del Mar Sardo. A partire dal III secolo a.C. Cerveteri strinse alleanze con Roma, tanto da accogliere nel 390 a.C. le Vestali, durante l'invasione gallica.
La storia medievale di Cerveteri è molto meno ricca di avvenimenti, rispetto a quella antica: dopo le distruzioni barbariche, in seguito alla caduta dell'Impero Romano, l'area conobbe una fase di progressivo spopolamento, a causa dei frequenti attacchi di pirati saraceni. Solo nel Cinquecento, quando divenne parte del principato della famiglia Ruspoli, si ebbe una rinascita del centro.
Il toponimo deriva dal latino "Caere Vetus", per distinguere la città da "Caere Novum" (l'attuale frazione di Ceri).
Siti di interesse:
- la necropoli della Banditaccia dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 2004, è composta da circa 400 sepolture che coprono un arco temporale che va dall'VIII al II secolo a.C.. Simbolo della necropoli è, senza dubbio, la Tomba dei Rilievi, ipogeo gentilizio del IV secolo a.C. appartenuto alla famiglia Matuna, caratterizzato dalla presenza di stucchi in rilievo che riproducono oggetti di uso quotidiano e figure di demoni;
- i grandi tumuli esterni al recinto della Banditaccia, tra cui spiccano la Tomba degli Scudi e delle Sedie (VI secolo a.C.), la Tomba dei Tarquinii (IV-III secolo a.C.) e la Tomba delle Cinque Sedie (VII secolo a.C.);
- le aree funerarie del Sorbo, di Ripa Sant'Angelo e di Monte Abatone;
- la Rocca, situata nel cuore della Cerveteri medievale, è quel che rimane di un'antica torre di avvistamento a pianta circolare, dalla quale si poteva tenere sotto controllo una buona porzione i terra e di mare;
- Palazzo Ruspoli, la cui attuale sistemazione si deve alla famiglia Orsini che nel corso del Cinquecento acquisì il feudo;
- le c.d. Case Grifoni (XVI secolo), destinate agli affittuari della famiglia Ruspoli;
- la fontana del mascherone (1881), in piazza Risorgimento, caratterizzata da un mascherone e due animali marini ai lati che gettano acqua nella vasca sottostante;
- il Granarone, fatto costruire dalla famiglia Ruspoli tra il XVII ed il XVIII secolo, era utilizzato come deposito di cereali ricevuti in pagamento dagli affittuari del latifondo;
- la Chiesa di Santa Maria Maggiore, l'edificio religioso più importante della città, costituito da una chiesa antica in stile romanico, risalente all'anno Mille, ed una moderna che si innesta sulla prima, risalente agli anni Cinquanta del Novecento;
- la Chiesa di Sant'Antonio Abate, a tre navate, risalente all'anno Mille;
- la Chiesa della Madonna dei Canneti, santuario mariano settecentesco, in stile barocco;
- la Chiesa di San Michele Arcangelo, realizzata nel Quattrocento dai Padri Agostiniani;
- il Museo di Villa Giulia, ricavato all'interno della Villa di proprietà di papa Giulio III, raccoglie ed espone materiale etrusco proveniente sia da campagne di scavi che da collezioni private. Menzioniamo, ad esempio, il famoso Sarcofago degli Sposi, il gruppo scultoreo con Apollo, Eracle ed Hermes, le lamine auree di Pyrgi;
- il Museo Nazionale Cerite, all'interno del castello Ruspoli, espone numerosi reperti etruschi portati alla luce durante le campagne di scavi.