Darfo Boario Terme è uno dei comuni più importanti della Val Camonica, situato alla confluenza tra i fiumi Dezzo e Oglio, allo sbocco della Valle di Scalve. Il toponimo potrebbe derivare da "garf" (terreno franoso) o "dorf" (villaggio, nelle lingue germaniche).
La zona era abitata sin dall'epoca preistorica: nel Parco di Luine sono state rinvenute incisioni rupestri risalenti al 6000 a.C. e dichiarate dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Altre incisioni sono state scoperte nei pressi del Lago Moro, mentre un'ascia in bronzo è stata riportata alla luce sul Monticolo. Più scarse, invece, sono le notizie di epoca romana, mentre risalgono al periodo delle invasioni barbariche la necropoli in località Corna e quelle presso il municipio.
Il comune è famoso soprattutto per la presenza di impianti termali e le proprietà curative delle acque sono documentate sin dal 1496, oltre ad essere molto apprezzate anche da Alessandro Manzioni.
Nella Parrocchiale di Darfo, dedicata a San Faustino, già citata nel IX secolo, si possono ammirare pregevoli affreschi settecenteschi. Risalgono invece al Quattrocento gli affreschi che rivestono gli interni di Palazzo Federici. In località Gorzone, invece, si erge un castello del XV secolo, derivato dalla casa-torre che la famiglia Federici, investita del feudo da Federico Barbarossa, fece costruire nel XII secolo. Interessante è anche la Chiesa di Santa Maria del Restello, in località Erbanno, risalente ai primi anni del XVI secolo, con notevoli affreschi di Callisto Piazza nel presbiterio.