Il toponimo deriva dal tosco-umbro "ocris" (monte sassoso). Otricoli è un comune in provincia di Terni, situato su un terrazzamento tra verdi colline, al confine con il Lazio; benché di piccole dimensioni, è ricco di storia: il centro storico è caratterizzato dalla presenza delle antiche mura medievali, di porticati e stazioni di sosta per i cavalli. Il territorio comunale, su cui si trovano un'importante area archeologica e ben due musei, è attraversato dal Tevere. Di notevole interesse anche la piccola frazione di Poggio, che conserva testimonianze di epoca medievale e ove si svolge ogni anno, in luglio, una evocazione storica in costume.
Il centro umbro originario fu edificato sul colle; conquistò grande importanza e sviluppo in epoca romana, quando sorgeva a fondovalle, nei pressi del Tevere, lì dove il fiume crea un'ampia ansa, trasferito in quel luogo probabilmente alla fine dell'età repubblicana. Fondamentali ai fini del progresso dell'Otricoli romana fu la presenza del porto fluviale, che consentiva scambi con Roma, e della via Flaminia. Di quel periodo rimangono numerosi ruderi. Raso al suolo nel I secolo a.C., fu riedificato subito dopo sul colle. La particolare posizione, che consentiva un controllo a 360 gradi sulla zona circostante, lo rese obiettivo ambito.
Da vedere:
La collegiata di Santa Maria Assunta, edificata nel VII secolo, fu ristrutturata successivamente. È un importante esempio di architettura preromanica.
L'oratorio di San Giuseppe da Leonessa, risalente alla seconda metà del Settecento, raccoglie quadri del XVIII secolo.
La chiesa di San Nicola custodisce dipinti ed affreschi.
L'Antiquarium, situato nei pressi dell'area archeologica, è un edificio costruito su una capiente cisterna romana. Di recente ristrutturato, ospita le testimonianze storiche provenienti dall'area circostante.
Il sito archeologico di Otriculum, ove è possibile vedere i resti delle terme, dell'anfiteatro, del teatro e di altri edifici pubblici, nonchè monumenti funerari ed un tratto della strada romana.
Il Palazzo Comunale, ristrutturato nel XVII secolo, conserva una copia del Giove, l'originale è attualmente ospite dei Musei Vaticani.
Palazzo Birelli dalla facciata ottocentesca.
Il castello di Poggio.
Il castello Alvelino.