Il toponimo, che tradisce origini latine, viene da "Acquas Partas" in riferimento alla particolare posizione dell'abitato collocato tra due fonti. Comune in provincia di Terni, situato su un colle nei pressi del torrente Naia, è un centro turistico ed una località termale apprezzata e nota sin dall'epoca dei Romani. Nel borgo sono ancora presenti lunghi tratti di mura medievali dotati di torri a base cilindrica e vicoli stretti. Nel territorio del comune sono comprese numerose frazioni.
L'origine dell'abitato è romana, come si può intuire dal toponimo.
Le prime notizie documentate sul centro risalgono all'anno 990 d.C., epoca in cui faceva parte delle Terre Arnolfe; più tardi fu sottoposto alla giurisdizione dell'Abbazia di Farfa. Fu, poi, ceduto ai vescovi, tra cui quello di Todi. Intorno agli inizi del XVI secolo divenne territorio controllato direttamente dallo Stato Pontificio. Fu coinvolto negli scontri tra le diverse fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, subendo diversi danni. Negli anni successivi Acquasparta fu ceduto ai Cesi e visse un periodo particolarmente favorevole: la città fu abbellita e fortificata. Alla fine del XVI secolo fu istituito il Ducato di Acquasparta.
Da vedere:
La chiesa di San Francesco, risalente alla fine del XIII secolo, si presenta dall'aspetto semplice ed allo stesso tempo elegante, con facciata gotica
La chiesa del Crocifisso dei primissimi anni del Seicento
La chiesa del Santissimo Sacramento, del XVII secolo, conserva un mosaico romano.
Palazzo Cesi, di epoca rinascimentale, costruito su progetto dell'architetto Bianchi. È un imponente edificio dotato di cortile porticato. All'interno sale affrescate sormontate da soffittature lignee riccamente lavorate. Vi fu ospitato Galileo Galilei.
Le rovine romane di Carsulae.
Le Terme Amerino.