Il toponimo è di origine romana e deriva da "parra" (upupa), a cui è stato aggiunto il suffisso "-anus" per indicare appartenenza, quindi "Terra di upupe". Comune in provincia di Terni, situato su una collina coperta di verde, da cui la vista spazia sulla valle del Chiani e sui monti circostanti, Parrano conserva un bellissimo centro storico arroccato intorno al castello medievale. Nel suo territorio è situata la Forra del Fosso, un canyon scavato tra alte pareti calcaree per un chilometro, nel quale sono presenti circa venti grotte che hanno conservato per millenni importanti testimonianze preistoriche. Nell'area sono presenti anche sorgenti di acqua ipotermale che lo rendono un luogo a vocazione turistica.
Il rinvenimento di reperti nelle grotte situate in zona prova la presenza umana sin dal Paleolitico. Successivamente vi si stabilirono gli Etruschi ed i Romani. Il borgo si sviluppò intorno all'anno Mille sulle rovine romane. Dominio della vicina Orvieto, per la sua particolare posizione fu una postazione di guardia facilmente difendibile e per questo oggetto di annose contese. Le prime notizie documentate sull'esistenza di un castello risalgono al 1100, epoca in cui il Vescovo di Orvieto concesse il territorio in feudo ai Bulgarelli; successivamente questo passò ai Baglioni di Perugia, poi fu feudo dei Conti di Marsciano e dei Marescotti di Vignanello che lo tennero fino al 1816.
Da vedere:
La chiesa dell'Assunta, risalente all'XI secolo, fu ricostruita sulla preesistente cappella appartenente al castello.
La chiesa di San Biagio fuori la cinta muraria risalente al XV secolo.
Il castello, risalente all'XI secolo, fu oggetto di profonde trasformazioni nel Seicento. E'a pianta quadrata, costruito interamente in pietra con merli, presenta torri angolari e ben cinque piani.
Le grotte carsiche, di grande interesse geologico, hanno ricondotto a noi manufatti risalenti al Paleolitico e all'Età del Bronzo.
Palazzo Fratini, più volte ristrutturato ed ampliato, presenta affreschi di pregio.
Il Centro di Documentazione Territoriale.
Porta Ripa ristrutturata nel XVI secolo.
Porta Piazza della fine del Seicento.
Le sorgenti di acqua minerale.
Palazzo De Sanctis.
Palazzo Melli.