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Baschi

Descrizione

Non c'è concordia di opinioni sull'origine del toponimo: per alcuni deriverebbe dal latino "vasculum" (piccolo vaso), mentre per altri dall'antroponimo Vasco o Basco (abitante della Guascogna).
E' un comune in provincia di Terni, arroccato con assetto compatto su un colle, non lontano dal punto in cui il Tevere incontra il Paglia e dal Lago artificiale di Corbara, meta di turisti, pescatori sportivi ed amanti della natura. È un'area naturalistica di particolare bellezza che dà rifugio ad una variegata fauna. Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, numerose frazioni e località. Degna di interesse è la Valle del Paglia, dove, tra boschi e percorsi attrezzati, si trova una grande varietà di flora e fauna, luogo ideale per effettuare escursioni.
Di probabili origini etrusche, sono tanti i reperti di epoca romana rinvenuti in zona ed in effetti Diodoro Siculo ambientò proprio a Baschi la sconfitta dei Galli di Brenno da parte dei Romani. L'abitato vide il suo sviluppo sotto i signori Baschi, forse di origine longobarda, il cui governo durò a lungo e che furono celebrati dal Machiavelli in una sua nota opera letteraria. I Baschi appoggiarono la causa dei Ghibellini e nel periodo medievale fecero sì che il paese fosse direttamente coinvolto nelle lotte contro i Guelfi. Pur avendo conquistato la propria autonomia, rimase sostanzialmente sotto l'influenza di questa famiglia fino alla metà del XVI secolo, epoca in cui entrò definitivamente sotto il dominio pontificio.

Da vedere:
La chiesa di San Nicolò, costruita nel XVI secolo sui resti di un preesistente tempio del Duecento, su progetto di Ippolito Scalza, si distingue nettamente nel contesto dell'abitato grazie al suo alto campanile a base quadrata, sormontato da cuspide ed interrotto da due ordini di finestre. Presenta una bella facciata rinascimentale e conserva al suo interno un prezioso trittico quattrocentesco, opera di Giovanni di Paolo Senese, ed un organo del XVIII secolo con cinquecento canne.
La chiesa di Santa Maria Assunta e San Valentino ad Acqualoreto.
Il santuario della Pasquarella, forse dell'XI secolo.
Il convento di Sant'Angelo in Pantanelli.
Il Palazzo del Municipio, di epoca cinquecentesca, si trova nel centro storico. Al suo interno è conservata la Marroca, una testa in arenaria di probabile epoca cinquecentesca e di provenienza incerta.
La fabbrica di ceramica romana risalente al I secolo.
I resti del porto romano di Paliano.
Il castello dei signori di Baschi.

Mappa

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