Il toponimo proviene dal nome del fiume Nahar (Nera). E' un comune in provincia di Terni, situato su uno sperone roccioso, dalla cui posizione privilegiata la vista spazia sulla gola del fiume Nera e sulla pianura di Terni. L'abitato, con le sue case-torri, ancora circondato da parte dell'antica cinta muraria, è dominato dalla possente mole della trecentesca Rocca che pare vegliare severa sui vasti spazi circostanti. A fondovalle di recente si è sviluppato in maniera estremamente rapida un nuovo abitato che lambisce la zona industriale di Terni.
Antico insediamento umbro, intorno al 299 a.C. fu colonia romana, stazione lungo la Via Flaminia ed infine Municipio. Dopo la caduta dell'Impero romano, la zona fu preda dei Barbari invasori; fu inserita dai Longobardi nel Ducato di Spoleto e, successivamente, fu possedimento pontificio. Nel periodo medievale, divenuto comune, appoggiò i Guelfi, ma nel XIV secolo il Cardinale Albornoz fu costretto a riprendere il controllo su Narni, ormai completamente allontanato dal potere della Chiesa. Nella prima metà del XVI secolo fu seriamente danneggiato dalle truppe di Carlo V: provvide alla sua ricostruzione lo Stato Pontificio a cui il paese rimase sottoposto fino all'annessione al Regno d'Italia.
Da vedere:
Il duomo, dedicato a San Giovenale, fu edificato nel XII secolo in forme romaniche, sul luogo in cui fu sepolto il santo. L'edificio fu ingrandito nel corso di lavori eseguiti nel Trecento, tempo dopo fu fatto precedere da un porticato. L'interno è suddiviso in quattro navate, l'ultima a destra fu aggiunta nel XV secolo, e termina con un'abside poligonale gotica con arcate affrescate.
La chiesa di Santa Maria in Pensole, eretta nel 1100, presenta una facciata preceduta da un portico con pregevoli portali. L'interno è a tre navate con affreschi trecenteschi.
La chiesa di San Francesco fu eretta nel XIV secolo in stile gotico. All'interno tre navate con affreschi del XIV-XV secolo.
L'oratorio di San Giovenale e Gassio con tavole, sculture ed affreschi ed i monumenti sepolcrali del Cesi e del Vescovo Gormaz.
La chiesa di San Domenico del XII secolo raccoglie anch'essa sculture ed affreschi.
La chiesa di Sant'Agostino, di epoca quattrocentesca, ricca di opere d'arte.
Il ponte d'Augusto così chiamato perchè risalente all'epoca augustea. Dell'originaria struttura a quattro archi rimane solo uno.
Il Palazzo del Podestà, sorto nel Duecento dall'unione di tre case-torri, presenta in facciata bassorilievi romanici del XIII secolo. oggi ospita la Pinacoteca.
La Rocca del XIV secolo, voluta dal Cardinale Albornoz, è a pianta quadrata, con torri angolari e mastio.
Il Palazzo dei Priori di epoca trecentesca con loggiato e pulpito.
La Torre civica.