Cinque chilometri di mura quattro-cinquecentesche racchiudono il nucleo storico di Lucca, il cui toponimo deriva dalla radice celtica "luk" che significa "terra di paludi". E' anche nota col nome di "città delle 100 chiese" per via dei numerosi monumenti religiosi, campanili e monasteri che vi furono costruiti in passato.
Capitale del Ducato Longobardo della Tuscia nel VI secolo, conobbe una notevole fama in Europa grazie ai suoi banchieri ed al commercio di sete e tessuti. Insieme a Ferrara, Grosseto e Bergamo, Lucca è uno dei pochi capoluoghi di provincia ad avere una cerchia muraria intatta che, agli inizi dell'Ottocento Maria Luisa di Borbone ne trasformò la parte alta in una passeggiata, facendovi impiantare centinaia di alberi ad alto fusto; oggi le mura sono un parco pubblico da cui si gode una vista unica sulla città e sulle colline circostanti.
Spettacolare è il Duomo di San Martino, in stile romanico-pisanico, con facciata caratterizzata da un grande portico e tre ordini di logge, mentre i portali sono ornati con rilievi del Duecento. All'interno, l'edificio custodisce imponenti monumenti funebri, tra cui quello di Ilaria del Carretto, capolavoro di Jacopo della Quercia del 1408 ed affreschi seicenteschi di gran pregio.
Altrettanto imponente è la Chiesa di San Michele in Foro, anch'essa con facciata ornata da logge e marmi: all'esterno, grandi arcate guardano il campanile decorato da archetti.
La città è circondata dalla piana di Lucca, ampia zona pianeggiante racchiusa da colline. Il paesaggio della Piana è prevalentemente agricolo ed è costellato da oltre 300 ville e pievi (luoghi di culto cristiani, prevalentemente medioevali) secolari. Le ville, residenze estive di mercanti e nobili lucchesi, costruite intorno al quindicesimo-sedicesimo secolo, sono immerse in parchi e giardini rigogliosi, decorati con fontane e cinti da mura e cancelli elaborati in ferro battuto: fra le altre, da non perdere sono villa Oliva, villa Grabau e villa Mansi.