Nella piana inferiore del Valdarno, il centro storico di Empoli fu abitato fin dalla prima età imperiale e continuò ad esserlo in modo continuativo fino al IV sec. d. C.. Nella Tabula Peutingeriana del IV secolo d.C., Empoli è indicata, con il nome In Portu, come porto fluviale lungo la Via Quinctia che da Fiesole e Firenze portava a Pisa. Ad Empoli si incrociava anche la Via Salaiola, che proveniva da Volterra ed era utilizzata per il trasporto del sale proveniente da quella città.
Piazza Farinata degli Uberti rappresenta il fulcro del centro storico della città, sicuramente molto caratteristica da vedere a livello architettonico, accoglie al suo interno antichi ed affascinanti palazzi storici in parte adibiti a musei o a sedi di associazioni artistiche e/o culturali come ad esempio il Museo di Paleontologia o il Circolo di Arti Figurative.
In Piazza Farinata degli Uberti è possibile ammirare il Palazzo Ghibellino, antica sede dei conti Guidi, e la Collegiata di Sant'Andrea, apprezzabile non solo per la sua architettura esterna che lo ha voluto impreziosito da svariate coperture marmoree, ma anche per i suoi interni che ospitano alcuni dipinti ed alcune sculture di significativa bellezza.
Antica costruzione, la parrocchiale di San Michele sita a Pontorme dette i natali alla fine del 1400, al pittore Jacopo Carrucci, passato per questo motivo alla storia come "il Pontormo"; considerato uno dei più illuminati artisti del Manierismo Toscano, fu definito dallo stesso Michelangelo come "Colui che avrebbe portato la pittura al cielo". All'interno della Parrocchiale sono tutt'oggi visibili una coppia di tavole del Pontormo.