Il toponimo originariamente era Fratta, dal latino "frangere" (in ricordo della devastazione del nucleo romano operata dai Goti); dopo l'Unità d'Italia fu mutato nell'attuale in onore del principe Umberto di Savoia. Comune in provincia di Perugia, situato nella Valle del Tevere, il territorio comunale è attraversato, oltre che dal Tevere, anche dal torrente Reggia. È un antico borgo i cui confini per lunghi tratti sono ancora circondati dalle mura; nella zona sono presenti, inoltre, numerosi ed interessanti castelli.
I reperti rinvenuti, risalenti all'Età del Bronzo, consentono di affermare che i primi insediamenti in zona furono opera degli Umbri. E' stata portata alla luce anche una tomba etrusca mentre altre tracce ci riferiscono che il territorio successivamente fu colonizzato dai Romani. Fu a seguito dello smembramento dell'Impero di Roma e della conseguente situazione di disordine e carenza di difese che i territori umbri furono esposti ai saccheggi ed alle scorribande da parte delle popolazioni barbariche. I Goti distrussero il villaggio romano situato nel luogo in cui sorge attualmente il paese. La data di fondazione del centro non registra opinioni concordi: per alcuni fu il X secolo, altri anticipano al IX. L'edificazione sarebbe avvenuta ad opera dei figli di Umberto Ranieri. Le prime testimonianze documentate su Umbertide risalgono alla fine del XII secolo, epoca in cui il signore locale, il Marchese di Uguccione, giurò fedeltà alla vicina città di Perugia. Pur dipendendo da questa, dalla seconda metà del XIV secolo, fu concessa al centro la possibilità di avere propri statuti. Successivamente Perugia contese il borgo allo Stato Pontificio. Le truppe napoleoniche lo saccheggiarono, ma pochi anni dopo il governo francese riconobbe ad Umbertide il titolo di città. L'abitato subì diversi danni materiali e perdite umane durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Da vedere:
La chiesa della Collegiata, costruita nella seconda metà del XVI secolo, presenta una struttura originale: a base ottagonale all'esterno, con nicchie, cornicioni e colonne, circolare all'interno con pavimento seicentesco in cotto policromo. Conserva tele del Pomarancio, un tabernacolo in legno dorato, un Crocifisso ottocentesco ed altre pregevoli opere.
La chiesa di San Francesco, la cui edificazione ebbe inizio sul finire del XIII secolo, è in stile gotico con facciata in pietra interrotta solo da un'importante finestra circolare. All'interno un pregevole affresco di epoca quattrocentesca ed altari dei primi del Seicento.
L'abbazia di San Salvatore di Montecorona, nella frazione di Badia, frutto della sovrapposizione di due chiese di epoche e stili diversi.
La chiesa ed il Museo di Santa Croce ove è custodita la Deposizione del Signorelli.
La chiesa di Santa Maria del XV secolo conserva un affresco del Pinturicchio.
L'abbazia dei Santi Ippolito e Cassiano di epoca romanica.
L'eremo di Montecorona risalente al Cinquecento.
Il castello di Civitella Ranieri, quello di Montalto, quello di Romeggio, di Polgeto, di Serra Partucci.
La Rocca medievale.
Il Teatro dei Riuniti.