Secondo la tesi più accreditata, il toponimo deriverebbe dal latino "Tabullus". Comune in provincia di Belluno, situato nelle Dolomiti bellunesi, all'imbocco della Valle di San Lucano, il territorio di Taibon Agordino è situato ai confini con il Trentino Alto Adige ed è attraversato dal torrente Cordevole, il principale affluente del Piave, e dal Tegnàs. L'area è particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico. In origine dedito prevalentemente all'agricoltura, alle attività boschive ed allo sfruttamento delle miniere, oggi ha dato spazio anche all'industria e all'artigianato; è, inoltre, una località montana a forte vocazione turistica durante tutto il corso dell'anno: sono diversi i percorsi praticabili a diretto contatto con le montagne e numerose le specie di alberi e fiori che nascono spontaneamente.
Il rinvenimento di recente nella zona di Peden di reperti importanti rimanda ad epoche lontane i primi insediamenti umani. Il territorio fu concesso in feudo dall'imperatore Berengario al Vescovo di Belluno nell'anno 923. Dal principio del XV secolo passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia; le vicende storiche successive sono quelle condivise dal Bellunese.
Da vedere:
La chiesa di San Lucano, situata nell'omonima valle, ove verso l'anno 430 il santo si rifugiò e morì. L'edificio, più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, è circondato da montagne incantevoli, ed è estremamente semplice al suo esterno: presenta tetto a capanna ed una facciata interrotta solo da una lunetta e due finestre. All'interno si trova una sola navata.
La chiesa di San Cipriano, recentemente oggetto di restauro, conserva una pala raffigurante la
Vergine con Bambino opera del Bordon.
La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata.
La chiesa della Madonna di Caravaggio.
La chiesa del Redentore a Listolade.
Il Giardino alpino a Col Negro di Pelsa.
Il Museo etnografico.