Comune in provincia di Belluno, situato nei pressi del torrente Ansiei e del lago artificiale che creano le sue acque, il territorio di Auronzo del Cadore è molto vasto e si estende nel fondovalle del Cadore, comprendendo le Cime di Lavaredo ed il lago di Misurina; confina con il Trentino Alto Adige. Il centro, collocato in un paesaggio incantevole, ha alle sua spalle catene montuose, tra cui i Cadini, la Croda dei Tòne, il Corno del Doge e attira ogni anno tantissimi turisti sia nella bella stagione che in inverno. Il lago di Santa Caterina ospita gare di canoa e motonautica; numerosi sono i percorsi, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta. Di grande interesse è la Foresta di Somadida.
I rinvenimenti archeologici consentono di ipotizzare che la zona delle Alpi Orientali sia stata abitata sin dalla Preistoria. Di notevole importanza per gli studiosi sono stati il ritrovamento dell'uomo di Mondeval, della sepoltura di un cacciatore vissuto 12.000 anni fa e della mummia del Similaun. L'area fu frequentata dai Celti, come dimostra la presenza sul territorio di numerosi reperti nonché l'origine celtica della stessa parola Cadore, e fu colonizzata dai Romani che ivi costruirono vie di comunicazione, come la via Claudia Augusta Altinate. Seguì il crollo dell'Impero romano e le invasioni da parte delle popolazioni del nord e da oriente. La dominazione da parte di Venezia ha lasciato tracce profonde anche nella lingua.
Da vedere:
La chiesa di Santa Giustina, di epoca settecentesca, è situata a Villagrande. Spoglia ed austera all'esterno, è estremamente ricca all'interno ad unica navata, vi si possono ammirare affreschi dello Schiavi, dipinti del De Min, altari marmorei, stucchi, statue ed un organo veneziano risalente al 1780.
La chiesa di Santa Caterina a Cella, di epoca cinquecentesca, è preceduta da un portico aggiunto nel 1683, presenta pianta quadrata ed abside pentagonale. La facciata, su cui si aprono due finestre, reca un affresco raffigurante Santa Caterina, il tetto è a più spioventi.
La chiesa di San Lucano a Villapiccola risale al 1839 ed è la terza dedicata al santo. Si presenta in stile neoclassico a pianta ottagonale e presbiterio quadrato, la facciata è preceduta da un pronao.
La chiesa della Madonna delle Grazie a Villagrande è di epoca settecentesca, fu progettata dall'architetto austriaco Pamperch. Conserva un pregevole dipinto del XVIII secolo di artista sconosciuto.
La chiesa di San Rocco e San Sebastiano a Villagrande, risalente al 1617, fu ristrutturata su progetto dell'architetto Segusini in stile neoclassico.
Il Museo della Flora, Fauna e Mineralogia.
Il Lago di Misurina.