Nome di origine celtica che significa "città luminosa, splendente", Belluno sorge su un promontorio nei pressi della confluenza del torrente Ardo nel fiume Piave, in una splendida cornice costituita dalle Dolomiti a Nord e dalle Prealpi venete a Sud.
Il municipium Bellunum acquisto notevole importanza con Augusto e nel Medioevo subì per lunghi periodi la dominazione longobarda, prima, e carolingia poi. Agli inizi del XV secolo, Belluno passò sotto il controllo della Serenissima.
Città tranquilla e silenziosa, con strade medievali e rinascimentali, vecchie piazze adornate da fontane e palazzi in stile veneziano, Belluno racchiude tesori architettonici di incomparabile bellezza e valore, come Piazza Duomo, cuore pulsante della città, su cui si affacciano Palazzo dei Rettori (1491), oggi sede della prefettura, il palazzo municipale in stile neogotico e il Palazzo dei Vescovi (1190), oggi sede dell'Auditorium. La Cattedrale di San Martino, progettata dall'architetto veneziano Tullio Lombardo, si articola su tre navate e conserva al suo interno opere di Andrea Schiavone, Cesare Vecellio, Jacopo Bassano, Palma il Giovane, Pietro Muttoni, Gaspare Diziani e lo stesso Lombardo. Il campanile, invece, è opera di Filippo Juvarra.
Usando le parole dello scrittore bellunese Dino Buzzati, è un luogo dotato di "una personalità speciale che gli dà un incanto straordinario ma di cui poche per la verità si accorgono".
Infine una menzione merita anche la "Gusela del Vescovà" (ago del Vescovo), un monolite di circa una quarantina di metri che spunta dal blocco dolomitico della Schiara, elemento di ispirazione per pittori locali e letterati.