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Sestri Levante

Descrizione

Il toponimo deriva dal latino Segesta Tigulliorum o Segeste, poi trasformato in Sestri. Comune in provincia di Genova, nella Riviera di Levante ed affacciato sul Golfo del Tigullio, è conosciuto come la città dei due mari. Il centro storico si trova a ridosso di un promontorio roccioso unito alla terra ferma da una sottile lingua che divide la Baia delle Favole dalla Baia del Silenzio. La zona più moderna si sviluppa lungo la piana alluvionale del torrente Gromolo. E'una cittadina incantevole da tutti i punti di vista: per il clima particolarmente mite, le bellezze naturali donate al luogo in maniera generosa, la bellissima scogliera e le due spiagge, gli edifici di pregio. Passeggiando per il centro è possibile ammirare i numerosi portali d'ardesia risalenti al XIV secolo.
Il luogo in passato era conosciuto per la cantieristica navale: si costruivano imbarcazioni a vela latina, leudi, di cui rimane un mirabile esemplare restaurato nella Baia della Favole, sulla spiaggia dei Balin. Tuttora a Riva Trigoso è attivo un cantiere che produce navi militari per la Marina italiana e per i committenti esteri.
I primi abitanti della zona furono i Liguri, anche detti Tigulli. In principio l'abitato sorgeva solo sull'isola che in un secondo momento fu unita alla terra ferma. In epoca romana divenne un importante centro marittimo e commerciale grazie soprattutto alla favorevole posizione che consentiva rapidi collegamenti via mare e via terra. Fonti storiche attestano che nel 909 il re Berengario cedette parte del territorio alla Basilica di San Giovanni di Pavia. Durante il Medioevo il borgo si estese sulla terra ferma e nel corso del XII secolo i Fieschi di Lavagna si scontrarono con la Repubblica di Genova nel tentativo vano di conquistare Sestri. Di fatto nel 1134 il comune fu sotto il controllo dei Genovesi. Nel 1170 fu attaccato insieme con l'intero Tigullio da Pisa, solo due anni dopo i Fieschi ed i Malaspina si allearono e riuscirono a sottrarlo a Genova. Nel XI secolo il signore di Lucca Castruccio Castracani ne tentò senza successo la conquista che, invece, riuscì qualche anno dopo ai Visconti. Le lotte tra Guelfi e Ghibellini sconvolsero questa zona. Anche Venezia nella prima metà del XV secolo tentò invano la conquista, seguita nei due secoli successivi da Turchi e Saraceni. Sotto Napoleone il comune fu inglobato nel Dipartimento degli Appennini, poi nel Regno di Sardegna e nel Regno d'Italia.

Da vedere:

La basilica di Santa Maria di Nazareth dalla caratteristica facciata neoclassica con timpano e quattro colonne e due campanili simmetrici in posizione retrostante. Costruita nel XVII secolo, conserva tele di epoca barocca ed la Pietà in legno dello scultore Anton Maria Maragliano.
La chiesa di Santo Stefano del Ponte risalente al XVIII secolo fu costruita su un edificio paleocristiano.
La chiesa di San Nicolò dell'Isola, costruita nel 1151 in stile romanico, rappresenta l'edificio di culto più antico del paese. Nel XV secolo fu rimaneggiato in stile barocco, è suddivisa in tre navate, ha un bel portale, un campanile cuspidato e all'interno è in stile gotico. Ai lati dell'edificio vi sono lapidi ed epigrafi del Medioevo.
La chiesa di Sant'Antonio costruita nel 1960 circa su progetto dell'architetto Ceschi nel luogo in cui erano già stati altri edifici di culto.
La chiesa dell'Immacolata Concezione con accanto il convento dei Cappuccini fu eretta nel XVII secolo nei pressi della Baia del Silenzio. Presenta una facciata a fasce bianche e nere e conserva una statua lignea del XVIII secolo raffigurante la Madonna e due tele di Domenico Fiasella.
Il monastero delle Monache Turchine si trova sull'isola, risalente al 1658, è stato rimaneggiato più volte.
La chiesa di San Pietro in Vincoli con annesso convento costruita nel 1640 nel cuore del centro storico.
La chiesa di San Bartolomeo della Ginestra situata nell'omonima frazione, l'ultima ricostruzione risale al 1838. Presenta quattro colonne sormontate da un timpano ed una grande scalinata anteriore.
La chiesa di Santa Vittoria in Lobiola nella frazione di Lobiola costruita nell'XI secolo conserva le reliquie di Santa Vittoria.
La chiesa di San Bernardo delle Cascine costruita nel 1636 sulle basi di una precedente chiesa risalente al 1151.
Il convento dell'Annunziata risalente al XV secolo.
I resti dell'antico oratorio di Santa Caterina eretto nel 1578 e distrutto dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale.
La chiesa di San Paolo in Pila.
La chiesa di San Giacomo in Loto.
Il palazzo Durazzo Pallavicini, eretto nella seconda metà del XVII secolo, è sede del Municipio e custodisce un dipinto di Francesco Bassano.
Il palazzo Cattaneo Della Volta costruito nel XVII secolo possiede una cappella del XVIII secolo di Gaggini con all'interno alcune statue dello stesso Gaggini.
Palazzo Fascie Rossi e le numerose ville.

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