Il toponimo onora San Teodoro di Amasea, soldato e martire del IV secolo d.C., al quale è dedicata la chiesa parrocchiale. Comune in provincia di Olbia-Tempio situato in Gallura, ai piedi del Monte Nieddu, San Teodoro è una località turistica e balneare affacciata sulla costa nord-orientale della Sardegna, in un'insenatura tra Punta Sabbatino e Punta d'Ottiolu. Nel territorio comunale, che racchiude numerosissime frazioni, è compreso uno stagno ed ampie spiagge.
L'area fu popolata dall'uomo sin dal periodo preistorico e nuragico; in epoca romana è attestato nella zona un centro abitato che nel XIII secolo fu parte del Giudicato di Gallura e dominio di Pisa. La popolazione fu decimata a causa delle epidemie di peste e delle frequenti incursioni corsare sulle coste e solo alla fine del XVII secolo San Teodoro si ripopolò. Fu conquistato dagli Aragonesi e, successivamente, divenne territorio sabaudo. Con la creazione dei comuni il paese fu legato a quello di Posada, del cui feudo, peraltro, aveva fatto parte in precedenza. Nel 1927 divenne parte della provincia di Nuoro e nel 2005 della provincia di Olbia-Tempio.
Da vedere:
La chiesa dedicata a San Teodoro martire d'Amasea presenta un pregevole portale in legno, opera di un artista originario della Gallura.
La chiesa di Sant'Andrea a Montipitrosu.
La chiesa di Sant'Antonio a Straula.
L'area marina protetta di Tavolara-Capo Coda Cavallo si estende dalla Punta di Capo Ceraso fino alla Punta di Isuledda e comprende le isole di Tavolara, Molarotto e Molara.
Il nuraghe della borgata Naracheddu.
La laguna con la sua avifauna.
Marina di Lu Impostu.
Cala Brandinchi.