Comune in provincia di Cagliari, situato nel Sarrabus, lungo la sponda destra del Flumendosa, nella zona sud-orientale della Sardegna, l'abitato di Muravera si estende in una vallata delimitata da una serie di colline, non distante dagli stagni di Feraxi, San Giovanni, Colostrai e Salinas e dalla foresta di Baccu Arrodas. È noto per i mandorleti, gli agrumeti e per le spiagge estese. L'economia cittadina si basa sulla pesca, sul turismo e sull'artigianato. Tantissimi visitatori ogni anno sono attirati dalle splendide spiagge di sabbia fine, dalle acque color smeraldo del mare, dalle ricche testimonianze di arte e storia presenti nel paese e dai siti archeologici.
I primi insediamenti della zona risalgono al 5000 a.C.; in epoca successiva giunsero i Fenici ed i Punici. Nel corso del Medioevo fu sottoposta al Giudicato di Gallura. Dopo la dominazione pisana fu occupata dagli Aragonesi e soggetta a diverse famiglie di feudatari, tra cui i Carroz, i Cappai, fino al 1839, anno di abolizione dei feudi. Fu sovente attaccata dai pirati a causa della sua esposizione. A scopo difensivo furono costruite nel XVII secolo delle torri, visibili ancora oggi.
Da vedere:
La chiesa di San Nicola di Bari, eretta nel Cinquecento in stile tardo-gotico, presenta un'unica navata con cappelle laterali. Il presbiterio tradisce tracce di una precedente struttura di epoca aragonese. Conserva al suo interno un altare in marmi policromi di epoca settecentesca, una croce in argento ed una statua lignea, raffigurante San Sebastiano, risalente al Seicento. Il campanile è in stile gotico.
La casa della famiglia Zedda, nella quale è stata rinvenuta una cisterna di epoca romana usata per la raccolta dell'acqua piovana.
L'ex palazzo comunale risalente alla fine dell'Ottocento.
I menhir di Piscina Rei e di Cuili Piras